Winchester

05.10.2018

Vagando per l’Inghilterra

A poco più di un’ora di treno da Londra si trova questa cittadina del sud dell’Inghilterra. Sono quei luoghi che vai a visitare forse solo se vivi in UK (e aggiungerei… da straniera) o se decidi di fare una vacanza itinerante e ti capita di passarci.

Onestamente non ne avevo mai sentito parlare (nonostante qualcuno a casa mia si ricordasse di una canzone dedicata alla Winchester Cathedral) ed direi nemmeno i miei colleghi inglesi, o meglio sapevano dell’esistenza ma non ho trovato nessuno che abbia mai visitato questa città.

Sta di fatto che pensavo di trascorrerci solo un paio d’ore ed invece ci ho trascorso un intero pomeriggio che non è bastato a vedere tutto. Opssss.

Una domenica di Maggio a Winchester

Winchester si trova a circa un’ora da Clapham Junction con il treno diretto che va verso il sud dell’Inghilterra. Nonostante la soleggiata domenica di un lungo weekend di bank holiday, a Winchester siamo scesi io ed un paio di altre persone.

La cittadina mi è apparsa subito carina, soprattutto perché sono stata accolta da uno dei tanti mercatini delle pulci che spesso si trovano in Inghilterra ed anche da diversi “buskers” ovvero artisti di strada che mi hanno accompagnato durante la passeggiata in centro.

Prima di dirigermi alla scoperta della storia di Winchester ho cercato un posto dove mangiare ed la scelta è ricaduta su un van: il “Flat Whites’ Winchester”. Amo lo street food, amo l’avocado, amo mangiare all’aperto col sole: qui c’erano proprio tutti gli elementi! E dopo un houmous, tomato, avocado wrap ho vagato per il centro alla ricerca di un mega gelato (ecco per ora non ho ancora trovato un luogo in Inghilterra dove il gelato sia “economico”).

Winchester Cathedral

E passiamo alla prima “attrazione” di Winchester: la cattedrale. E’ una costruzione imponente: una delle più grandi cattedrali d’Europa. Non so come mai, ma nelle cattedrali non mi soffermo mai sui dettagli, nonostante siano colme di opere d’arte.

Amo il colpo d’occhio, l’imponenza data in genere dalla lunga navata e dall’altezza, amo i colori che si creano all’interno, i raggi di sole che filtrano illuminando solo alcune parti, i colori delle vetrate gotiche (eh sì al liceo era una mia passione riprodurre queste vetrate durante l’ora di educazione artistica), insomma amo l’insieme più del dettaglio.

Questa cattedrale racchiude però un dettaglio importante in quanto legato ad un’altra mia passione che è quello per la lettura: è qui seppellita Jane Austen, un’autrice di cui conosco in realtà solo 2 libri e che dovrei anche rileggere (Orgoglio e Pregiudizio, Ragione e Sentimento). Vedere il suo nome inciso nella cattedrale di Winchester mi riporta indietro negli anni, a quando studiavo letteratura inglese al liceo, a quando durate l’estate ti davano da leggere una decina di libri che all’epoca non apprezzavi in quanto “obbligo”. Poi passano gli anni, ti capita di vedere un film, ti fermi a guardarlo perché in costume (amo per esempio i film di Shakespeare o i film legati all’Inghilterra di Enrico VIII) ed anche perché ci recita la tua attrice preferita (Keira Knightley). E guardando quel film ti ritorna la voglia di rileggere quei romanzi che non hai assaporato fino alla fine, di questa autrice che ora è considerata una delle più grande scrittrici inglesi e che come tanti grandi artisti è stata apprezzata solo dopo la morte. E anche oggi, dopo questa visita, vedere il nome di Jane Austen legato a questa città mi fa tornare la voglia di conoscerla meglio e di leggere o rileggere alcune sue opere.

The Hospital of St Cross

E proseguendo sulle orme di Jane Austen, sono andata in cerca della casa dove ha abitato negli ultimi 6 anni della sua vita. Questa ricerca in realtà mi ha fatto perdere. Mi sono ritrovata a vagare per le vie di Winchester, vie caratterizzate da case di pietra e di mattoni rossi e non so come mai ho continuato a camminare senza una meta e tra l’altro senza trovare la casa indicata nella cartina. Ho costeggiato il college (altro luogo dove non sono entrata ma che mi sarebbe piaciuto visitare) fino ad imbattermi in un sentiero che indicava “The Hospital of St Cross”. Ho camminato ancora lungo questo sentiero, lungo un piccolo ruscello fino ad arrivare a questo luogo di pace.

E’ un ospizio medioevale che risale al 1132 che ancora oggi ospita alcun uomini chiamati “brothers”. La parte dove soggiornano questi uomini è l’unica dove non si può andare. Per il resto si può visitare la chiesta, il giardino, le cucine medioevali.

E’ un luogo fuori dal tempo in cui lavorano ancora molti volontari che sono pronti ad accoglierti e rifocillarti nella sala da tè appena fuori dall’ingresso proprio dove nel Medioevo centinaia di poveri ricevevano cibo ogni giorno .

Una passeggiata piacevole in mezzo alla natura, un luogo tranquillo all’arrivo. Onestamente non c’è moltissimo da vedere all’interno e forse sarebbe meglio una visita guidata per conoscere in modo più approfondito la storia di questo luogo. Comunque arrivare fino a qui ne vale la pena. E se poi non sbagliate strada come ho fatto io, non è poi così distante dal centro.

The Great Hall

Purtroppo a causa dell’ora mi sono fatta sfuggire la visita alla great hall. In Inghilterra, anche se è primavera o estate, i luoghi chiudono sempre alla solita ora, che in genere è sempre troppo presto (è vero che sono per gli orari spagnoli, ma chiudere alle 16:30 mi sembra un tantino esagerato…). Peccato. Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda (o meglio la spada di King Arthur) è stato tra i miei cartoni animati preferiti e la leggenda narra che la tavola rotonda di questo castello sia proprio quella di Re Artù. Ora… approfondirò l’argomento visto che re Artù me lo ricordavo a Camelot e la teoria che Camelot fosse Winchester non mi convince molto…. Comunque anche in questo caso il luogo è spunto per rileggere i romanzi su Re Artù ed ovviamente Ginevra, Lancillotto e Mago Merlino oppure per rivedere il cartone animato.

Per cui “nobile di cuore, puro di pensieri, il sole non tramonta più alla corte del grande Re Artù”.

Il sole però a Winchester tramonta ed è quindi ora di lasciare anche questa cittadina.