Il tempio Bianco
WAT: abbiamo capito nel nostro viaggio in Thailandia che significa Tempio.
E’ un luogo sacro della religione buddista: un’area dove sorge il tempio, dove vivono i monaci, insomma luogo di pace e di meditazione.
Diciamo che in Thailandia non ho proprio avuto questa impressione dei templi, spesso sovraffollati e pieni di turisti chiassosi, ma mai e poi mai mi sarei aspettata di trovarmi in un luogo come il Wat Rong Khun.
O meglio… me lo aspettavo perché l’avevo visto in uno di quei fantastici libri fotografici della Lonely Planet, per cui volevo proprio andarlo a vedere.
Cos’è il Wat Rong Khun? Il Tempio Bianco di Chang Rai.
E fino a qui non ci sarebbe nulla di strano, se non per il fatto che il tempio è stato realizzato da un’artista “visionario” che ha costruito l’opera più bizzarra che io abbia mai visto.
Bianco, completamente bianco. Anzi no. Io un particolare rosso fuoco (che non sono sicurissima se sia stato voluto o meno…) l’ho trovato in quella che mi sembra una rappresentazione dell’inferno dantesco. In realtà leggendo qualche articolo queste mani rappresentano il desiderio e la loro raffigurazione è legata al concetto di Samsara.
Lo sguardo viene abbagliato dal bianco del gesso e dai milioni di piccoli frammenti di specchi che compongono l’edificio oppure viene attirato dai miliardi di particolari che si trovano in ogni singolo elemento che compone l’edificio: teschi, guardiani, figure mitologiche, lingue di fuoco.
Insomma, credo che qui lo scultore più barocco che sia mai esistito si sentirebbe come un bambino in prima elementare…
Vetri, laghetti, il gesso bianco, il riflesso del sole (quando c’è il sole…) che rimbalza da una parte all’altra dell’edificio ti accompagna nella visita di questo luogo. Un ponte bianco ti conduce al suo interno.
E purtroppo non si possono fare foto all’interno, perché se da fuori rimani affascinato da questa esplosione di particolari (che intendiamoci hanno tutti significati profondi nella cultura buddista), all’interno rimani senza parole quando ti ritrovi di fronte a Spiderman o Kung Fu Panda. Che ovviamente non sono soli perché gli fanno compagnia anche Superman e Doraemon. Solo per citare alcuni dei personaggi che mi ricordo.
E già tutto sto casino di super eroi e cartoni mi fa pensare ai nostri amici Santa, Rudolph e Snowman che non azzeccano mai una fiaba con i protagonisti giusti, ma la domanda è: ma come ti è venuto in mente???
Perché Spiderman è attaccato alla parete di un tempio buddista? Perché in un tempio completamente bianco mi ritrovo all’interno con una parete “pscichedelica”, super-colorata dove compaiono mostri, pianeti, presidenti degli stati uniti d’America, Elvis, il Keanu Reeves di Matrix, l’attentato alle torri gemelle ed il piccolo Doraemon?
La rappresentazione all’interno del tempio è una visione in chiave moderna del bene e del male ed anche questo dipinto è legato al concetto di Samsara, tornando appunto al concetto iniziale che si trova all’ingresso.
Artista controverso? Sacro e profano? Pop e tradizione?
Semplicemente un genio. O semplicemente “Kositpipat” (ovvero l’artista che lo ha realizzato)
Non si possono fare foto? Le immagini sono tanto impresse nella memoria.
E se la fine dei lavori di questo tempio incompiuto è attesa per il 2070, chissà cos’altro ci possiamo aspettare!