USA: Paesaggi senza confine

04.16.2018

Una natura sconcertante

Credo di amare l’America da sempre, sì anche prima di essere nata.

Non lo so perché ho sempre avuto questa attrazione irrazionale. Direi che è proprio irrazionale perdere completamente la testa per qualcosa che non conosci, o che conosci solamente raccontata da altri.

L’America è un paese pieno di contraddizioni, amato o odiato, ma credo che chiunque, sì proprio chiunque, non possa fare a meno di amarla quando si trova davanti agli spettacoli che la natura ha creato in quel continente.

Una natura sconcertante che fa capire la piccolezza dell’uomo. Ho parlato in vari post dell’ingegno dell’uomo che permette di costruire opere straordinarie, ma nessuna è paragonabile ad alcuni dei luoghi che si trovano in America.

Nessuno batte la natura, nella sua bellezza, nella sua purezza, nella sua grandezza, nella sua immensità.

Ci sono luoghi famosi, che tutti conoscono, che vai a visitare perché tappe obbligatorie: sono già parte del tuo cuore e non puoi che continuare ad amarli.

Ci sono poi altri luoghi meno “nominati” che ti tolgono completamente il fiato, forse proprio perché su quei luoghi non hai aspettative.

Il deserto dipinto e la foresta pietrificata

Arizona.

Un paesaggio arido.

Un paesaggio senza confini.

Una tavolozza piena di ogni sfumatura di colore, sogno di tutti i più grandi pittori.

Colori caldi.

Colori pastello.

Colori glaciali.

Un paesaggio che cambia ad ogni km percorso.

Un colore che cambia ad ogni raggio di sole che colpisce la roccia.

Un colore che cambia ad ogni nube che attraversa il cielo sovrastante.

Un colore che cambia al trascorrere delle ore della giornata.

Uno spazio senza tempo dove fermarsi a pensare, o meglio dove fermarsi ad ammirare senza pensare proprio a nulla.

Horsebend shoe

Ci troviamo ora a Page dove un meandro del fiume Colorado forma un ferro di cavallo.

Il blu-verde dell’acqua contrasta con la roccia circostante.

Uno strapiombo vertiginoso.

Un brivido ti scorre lungo la schiena.

La sensazione di vertigine.

L’altezza.

Un paesaggio mozzafiato.

La sensazione che puoi essere ingurgitato in un attimo da quel paesaggio.

La paura causata dalla mancanza di protezioni.

Per cui prestate veramente tanta attenzione in questo luogo e state lontani dallo strapiombo!

Meteror Crater

Torniamo in Arizona per un luogo creato dalla natura circa 50.000 anni fa.

Un impatto devastante.

Un meteorite scagliato sulla terra ad una velocità che alcuni stimano di 7km/s, altri fino a 12km/s.

Un cratere di più di 1 km di diametro e 180 metri di profondità.

Non so perché questo luogo mi ha ricordato la canzone di Ken il Guerriero.

“Mai Mai scorderò l’attimo, la terra che tremò. L’aria s’incendiò e poi silenzio”

Mi immagino proprio così l’impatto di un meteorite sulla terra: l’impatto, la terra che trema, l’esplosione del meteorite, migliaia di frammenti e poi… il silenzio.

Questo luogo è forse il più affascinante nel pensare alla sua creazione.

Anche in questo luogo ho avvertito una sensazione di vertigine come difficilmente ho provato in vita mia.

Ti affacci al cratere su una passerella di legno dove le assi sono leggermente distaccate.

Il vuoto sotto di te, un vuoto creato da una natura inarrestabile.