Tapas y Flamenco
Tapas e Flamenco: un binomio vincente in Spagna e soprattutto in Andalusia, per cui nella mia visita di Siviglia non potevo non assaggiare Tapas di tutti i tipi e andare a vedere uno spettacolo di Flamenco. Possono essere combinate le due cose? Assolutamente sì e la mia serata con questo connubio perfetto si è svolta al Tablao El Arenal, in Calle Rodo 7 a Siviglia.
Appena prima di questa serata mi era stato detto che questi locali sono oramai “turistici” e che il vero flamenco bisogna cercarlo per le strade.
A Siviglia infatti è ancora possibile incontrare per Triana amici che cantano, suonano e ballano per strada o nelle case con le porte aperte…
Diciamo che tutto è possibile con un po’ di fortuna…
Può essere tutto vero, ma devo dire che turistico o no, questo tablao mi ha offerto una serata veramente piacevole.
Il sito del Tablao El Arenal pubblicizza il fatto che il New York Times lo abbia recensito come il miglior Tablao de Flamenco di Siviglia. Non so se sia così, non so se lo spettacolo visto sia considerato il flamenco più puro o se sia “rivisitato” per i turisti. So solo che è stata una bellissima serata fatta di tapas e flamenco: 2 grandi passioni della Spagna.
Per cui promosso e anche a pieni voti!
Inoltre, per dirla tutta, mi pareva brutto bussare alle porte delle case di Triana per vedere se ballavano il vero Flamenco!
Flamenco
Devo ammettere che avevo già visto qualche spettacolo, ma che sono ancora completamente impreparata sull’argomento ovvero sul suo significato più profondo. C’è però sempre qualcosa in questa musica, in questi canti struggenti, in questi movimenti unici che mi rapisce completamente.
Forse il Flamenco mi attrae perché legato alla tradizione Gitana visto che in fondo in fondo io mi sento molto gitana 🙂 Anche se c’è un punto su cui mi sono soffermata sulla storia del Flamenco: in un passaggio dei vari blog che ho letto si parla di come i popoli gitani provenienti dall’Oriente abbiano trovato “casa” in Spagna ed in particolare in Andalusia, portando in questo territorio la loro musica e facendola poi diventare simbolo di quella Terra.
Un popolo “nomade” che mette radici…
Il Flamenco nasce per strada o nelle case private, come canti malinconici, pieni di tristezza e sofferenza per il passato vissuto.
Dal 1860 inizia l’epoca d’oro del Flamenco, dove la musica si sposta dal gruppo di amici ai caffè.
Passano gli anni e cresce l’importanza di questa cultura.
Nascono quindi i Tablao, dove ancora oggi si possono ammirare spettacoli come al Tablao El Arenal.
I Tablao fanno quindi parte della tradizione flamenca.
In questo tablao ho vissuto un’ora al suono della chitarra, al battito delle mani, all’incessante battito dei tacchi sul pavimento, a quel canto che a tratti sembra un grido di dolore.
Il flamenco è un’arte complessa, di quelle che non ottengono il facile “consenso” del pubblico, forse perché spesso legato alla “sofferenza”, alla “malinconia” ed in questa epoca si cerca maggiormente la leggerezza e la spensieratezza.
Teatrale, esagerato, esasperato: sì questa è l’essenza del Flamenco.
Al Tablao El Arenal i biglietti si possono comprare direttamente dal sito internet oppure in uno dei negozi di turismo di Siviglia
Esistono 3 opzioni: spettacolo + drink a 39 €, spettacolo, drink e tapas a 62 €, spettacolo, drink e cena a 70 €.
Chef Fran Rodiguez: la ciliegina sulla torta…
Ir de Tapas… Eh sì devo dire che questa abitudine spagnola è qualcosa che me gusta mucho! E nel prenotare lo spettacolo di Flamenco non potevo farmi mancare l’opzione con Tapas.
In realtà non avevo molte aspettative, un po’ con il pre-concetto che la cena nei locali dove poi c’è anche uno spettacolo sia un po’ “così”.
23 Euro in più rispetto al solo spettacolo mi sembravano però un buon compromesso. E’ vero che in Spagna si può spendere molto meno, ma questa opzione mi permetteva di trascorrere la serata nel Tablao.
E spesso quando non si hanno aspettative…. ecco che arriva il meglio!
In realtà se mi fossi informata prima forse forse me lo sarei immaginato, ma la sorpresa ha reso tutto più bello, anzi più gustoso!
Eh sì… se mi fossi informata avrei scoperto che lo chef, Fran Rodriguez, ha più di un ristorante a Siviglia e se dovessi ricapitare in giro per la città (togliamo il se…) mi sa che saranno tappa obbligata!
Come ho detto adoro le tapas, questo modo di mangiare assaggiando piccole porzioni di cibi diversi.
Abbiamo detto piccole porzioni??
No, ok… il concetto di piccolo qui in Spagna è relativo ed anche qui al Tablao El Arenal mi sono fatta una vera e propria abbuffata, nonostante le “sole” 5 tapas + dolce che mi hanno proposto.
Non so quanto spesso cambi il menù. So che sono veramente indecisa su quale eleggere come miglior tapas della serata.
Quindi in ordine di apparizione:
- Tartare di salmone e avocado: per chi mi conosce sa che questo è uno dei miei abbinamenti preferiti. Uno di quei piatti che non mi delude mai e che anche in questo caso ha rappresentato un binomio perfetto tra la freschezza del salmone e la morbidezza dell’avocado.
- Salmorejo con Jamon e uovo: Il gazpacho più buono che abbia mai mangiato! Opss… non è gazpacho!!! E’ salmorejo! Non si tratta infatti di una “zuppa”, ma viene definito come emulsione. Devo ammettere che non sapevo cosa fosse il salmorejo ed il gusto di pomodoro mi ha tratto in inganno. La differenza tra i due piatti sta in qualche ingrediente (nel gazpacho oltre a pane, aglio, aceto, sale e pomodoro trovi anche cetriolo, cipolla e pepe), nella consistenza molto più cremosa del salmorejo e nella guarnizione dove ai dadini di cetriolo del gazpacho (e alzi la mano chi non ha mai tolto il cetriolo da qualche pietanza…) si trova invece il gustosissimo Jamon e l’uovo sodo. Insomma da provare!
- Bon bon de foie con confettura: Nulla… altro mio punto debole. Lo chef sembrava conoscere i miei gusti alla perfezione. E’ come se mi avesse fatto una sorpresa culinaria una persona che mi conosce da sempre. E’ stata forse questa la magia della serata, probabilmente qualcosa che è solo mio, ma che non potevo non condividere. Ed anche questi tre piccoli bon bon si sono sciolti in bocca!
Non so come mai, ma a questo punto credevo che la degustazione di Tapas fosse finita ed invece mancavano altri 2 piatti, anzi 3 considerando anche il dolce!
- Baccalà ed Anatra. E quando sei già pienamente soddisfatta, ecco arrivare altri 2 piatti. Due gusti diversi quello del baccalà e quello dell’anatra, accomunati dalla delicatezza con cui era “lavorata” e “cucinata” la loro carne.
Se devo definire un aggettivo comune alle 5 Tapas: Tenerezza. Questa è stata la sensazione al palato di ognuno di questi piatti.
Ah giusto, non poteva mancare il dolce con tanto di dulce de leche e gelato, perfetto epilogo di una cena altrettanto perfetta e perfetta introduzione allo spettacolo di flamenco, le cui note iniziano a risuonare non appena conclusa la cena.