Santa e la deep dish pizza

04.14.2018

La storia della deep Dish pizza

Abbiamo lasciato i nostri amici alla ricerca di un ristorante dove mangiare la deep dish pizza e sembra proprio che l’abbiano trovato!

Santa che buona questa pizza! Ma è strana! E’ alta, è piena di ingredienti. Sembra quasi una torta salata. Ma chi l’ha inventata?

Mmmm perché guardi me Rudolph?

Tu sai sempre tutto Snowman! Ah, mi vuoi dire che non sai nulla di cibo?

E tu non sapevi la capitale dell’Illinois.

E tu ora non sai rispondere.

Ragazzi! Non litigate. Vi racconto io la storia di questa pizza.

Era inizio 900 ed in America arrivavano diversi emigranti da tutte le parti del mondo ed anche dall’Italia.

L’America era un paese che stava crescendo e quando un paese cresce ha bisogno di tante persone che lavorano.

Per cui milioni di persone partirono con le navi per trovare dopo una lunga traversata dell’Oceano un lavoro e forse un po’ di fortuna.

Santa tu eri già nato nel 900? Si Rudolph ero già nato… ho solo qualche migliaio di anni, mica sono anziano! Ma non mi distrarre!!

Dai Santa continua a raccontare.

Quando si arriva in un paese straniero si porta sempre il profumo della propria terra d’origine ed un po’ delle proprie tradizioni, per cui diversi napoletani iniziarono a cucinare la pizza anche in America e a venderla. La pizza a quell’epoca era considerata “street-food”.

Santa cosa vuol dire street-food? Lo volevo chiedere io!

Cibo venduto in strada, semplicemente portato in mastelli come accadeva per la pizza in quell’epoca, o venduto in piccoli chioschi, in banchetti provvisori o in furgoncini. Io assaggio sempre lo street-food nei vari paesi perché serve ad entrare in contatto con la popolazione e la cultura del luogo.

Ma Santa come facevi a mangiare questa pizza per strada? In genere per strada ci sono vari cibi che puoi mangiare senza posate. Questa è impossibile da mangiare per strada.

Hai ragione Snowman. Infatti all’inizio la pizza che veniva venduta per strada era quella “italiana”, sottile che puoi facilmente piegare e mangiare con le mani. Era venduta come se fosse una merenda.

Poi qualcuno ebbe l’idea di fare una versione differente più alta, più ricca di condimenti, da mangiare seduti al ristorante proprio come stiamo facendo noi ora.

Santa ma chi è stato? Eh Rudolph, non lo so nemmeno io esattamente. Pare sia nata nella Pizzeria Uno, non si sa se per merito dei fondatori Sewell e Riccardo oppure del cuoco Malnati. Inventarono una pizza alta a base di olio d’oliva e farina di mais che assomiglia molto ad una torta farcita di ingredienti salati.

Ma Santa, perché la mozzarella è in fondo?

Bravo Rudolph vedo che sei attento ai dettagli. E’ proprio dovuto allo spessore della pizza. Per cuocere tutti gli ingredienti serve molto più tempo rispetto alla pizza sottile, per cui il formaggio viene messo in fondo per non farlo bruciare, protetto da un grande strato di pomodoro.

Che buona Santa! Ma la possiamo fare anche noi al Polo quando torniamo a casa?

Certo Rudolph! Ecco gli ingredienti.

No Santa aspetta! Li dico io: ora che l’ho assaggiata so tutti gli ingredienti!

Per l’impasto: farina, farina di mais, lievito, un po’ di sale, zucchero semolato, burro, acqua e olio

Per il condimento: la salsa, la mozzarella e la salsiccia

Snowman, come hai fatto a sentire lo zucchero semolato nell’impasto?

Rudolph, io ho un palato fino!

Santa, per me Rudolph sta leggendo la ricetta da qualche parte….

Dai Ragazzi continuate a mangiare he domani continuiamo ad esplorare l’America

E cosa vedranno domani i nostri amici? Rudolph e Snowman continueranno a bisticciare?