Operation Christmas Drop

12.10.2020

Guam, Micronesia: Natale in una base militare. I tropici, il sole ed una grande operazione umanitaria: la “Operation Christmas Drop”. Un Babbo Natale che arriva dal cielo con il paracadute e si tuffa in un mare cristallino.

 

Ok, confesso. Sono una Christmas-movie addicted. Adoro le storie romantiche, le migliaia di lucine colorate e la neve che rende magica qualunque cittadina. Ho detto neve? Mmmm…. No, non è esattamente la neve protagonista di questo film del 2020. Di cosa sto parlando? Operation Christmas Drop, una commedia di Natale diretta da Martin Wood.

Operation Christmas Drop: il film

Tutto ha inizio con la fotografia di un militare con un cappellino da Santa Claus. C’è qualcosa di strano? No, direte voi.

Invece quella semplice foto fa scattare l’apertura di una indagine sulla base militare in questione, per capire se c’è uno sperpero di soldi e decidere se chiudere o meno la base, anche se situata in una posizione strategica.

Ed è così che Erica, collaboratrice di una deputata del Congresso degli Stati Uniti parte appena prima di Natale verso la base militare per condurre l’indagine e redigere un report dettagliato sulla sua situazione finanziaria.

Ovviamente Erica deve essere molto formale, per cui affronta il viaggio di 36 ore in tailleur e tacco a spillo…. Chi non lo farebbe? Chi viaggia in tuta e si cambia dopo muto!

Ma a parte questo dettaglio… la casualità vuole che Erica appena atterrata sull’isola si diriga (non si capisce con quale mezzo… sembra a piedi con tutte le sue borse) su una delle tante spiagge della zona, dove…. guarda a caso…. incontra proprio l’ufficiale “Santa” mentre fa surf… Va beh che l’isola è piccola, ma guarda te che fortuna!

Ok, con questo incipit capisco alcune delle recensioni non esattamente positive su questo film, che è abbastanza surreale…

Ma quale film di Natale non lo è? Alla fine a Natale tutto è possibile, per cui lo è anche incontrarsi su una spiaggia tropicale, odiarsi a pelle per poi innamorarsi follemente dopo poche ore. Ok, è un piccolo spoiler, ma credo che chiunque potesse immaginare come andasse a finire 🙂

Storia d’amore a parte, il fulcro del film è proprio l’Operation Christmas Drop, ovvero la missione umanitaria che ha il cuore in quell’isola.

Operation Christmas Drop: una storia vera

Diciamo che è proprio questo aspetto che mi ha incuriosito di un film leggero, con scene a tratti comiche nella loro assurdità.

Il film è infatti tratto da una storia vera: ammetto… tutto avrei pensato guardando questo film tranne che fosse basato su fatti reali (forse è questo l’aspetto più criticabile della pellicola, ovvero di aver romanzato così tanto la realtà da renderla irreale), ma è proprio così!

L’Operation Christmas Drop è la più longeva missione umanitaria del Dipartimento della Difesa.

Agli inizi degli anni ’50 un aereo militare, durante una esercitazione, volò su remote isole della micronesia e notò la popolazione locale sbracciarsi sulle spiagge.

Fu così che i militari raccolsero qualche oggetto presente sull’aereo e lo gettarono in mare.

Fu la prima “Operation Christmas Drop”, ora diventata una tradizione di Natale che provvede a paracadutare su queste isole distanti dal mondo farmaci, giochi, generi alimentari, libri, reti da pesca, etc etc etc.

Isole remote, che fanno di tutto per auto sostenersi, ma che hanno estremamente bisogno di un supporto. Isole che da uno sguardo lontano sembrano il paradiso, ma che devono lottare con la natura, con i tifoni caratteristici di quell’angolo della terra ed ovviamente con la distanza da tutto… Isole in cui… semplicemente… mancano i bisogni primari.

Guam: l’atollo pacifico

E da viaggiatrice, non posso negare che questo film mi ha attratto per la location: se molti film sono girati in set cinematografici e cittadine di fantasia,  questo film è girato realmente alla Andersen Air Force Base a Guam.

Le scene sulla Jeep lungo le strade dell’isola hanno effettivamente un loro fascino!!!

Ed è così che scopriamo una destinazione da aggiungere nella Travel Bucket List, un’isola avvolta dall’Oceano Pacifico, situata nell’arcipelago delle Marianne. Sì proprio a due “bracciate” dal punto più basso di tutta la Terra!

La natura rigogliosa dell’interno dell’Isola, i vulcani, le spiagge coralline ed un mare cristallino scenario ideale per le immersioni ed ovviamente per il “tradizionale” Snorkeling Natalizio!

Un’isola tutta da scoprire: la sua capitale Agana (Hagatna), un piccolo centro dove risiede la maggior parte dei suoi abitanti di etnia Chamorro; le “Latte Stones”, ovvero pilastri di pietra che sostengono chiave di volta sferiche; il monte LamLam, la montagna sommersa più alta al mondo e tanto tanto altro.

Ok, oggi come oggi Guam non è poi così remota e non globalizzata: nella zona turistica e tax-free di Tumon ci si ritrova nella realtà più consumistica, ma basta esplorare l’isola per entrare in contatto con la sua anima più vera.

Di cosa non abbiamo parlato? Di cibo, che sembra non deluderà i palati più esigenti: una cucina che assorbe i sapori di  Filippine, Giappone e Hawaii con influenze spagnole e messicane.


P.S. La foto di copertina non è di Guam, che come ho detto è entrata ad honorem nella mia Wish list non avendola ancora visitata. Alcuni scorci del film mi hanno ricordato tratti della costa di Santo Domingo e visto che in quel caso avevo le foto, ecco che  è nata l’immagine in evidenza del post con qualche effetto speciale!