No phone day

03.02.2019

Viaggi con o senza tecnologia

Oggi, 2 Marzo 2019, è il no phone day.

Effettivamente è strano scrivere un articolo proprio oggi, ma è capitato così.

E’ capitato anche in una settimana dove sono rientrata da un viaggio di lavoro ed in aereo ho proprio visto il film “Disconnessi”.

Il telefono verrà spento più tardi, perché devo ammettere che apprezzo questa iniziativa ed il mio rapporto con telefono e connessione di vario tipo è veramente conflittuale.

Viaggi con o senza tecnologia?

Diciamoci la verità: in questo momento senza la tecnologia ci si sente un po’ persi.

Il fatto di essere sempre connesso ti tranquillizza e ti consente di fare tutto nel tempo più veloce possibile.

Oggi stavo rispondendo ad un sondaggio di una blogger e pensavo ad una risposta che ho dato nell’indicare quale mezzo di comunicazione dei suoi canali apprezzavo di più: la risposta è stata “quello più immediato”. Perché purtroppo abbiamo un tempo limitato per fare tutto e la velocità d’azione nella nostra società è considerata importantissima.

Ho dato questa risposta senza pensarci, perché in realtà, se ci rifletto non è esattamente così in tutto.

Tecnologia in viaggio.

Effettivamente come non amarla? Oggi si danno per scontato tante cose.

  • Si può prenotare in un click, 24h al giorno. Non c’è bisogno di terze parti che lo facciano per te, non c’è bisogno  di aspettare un ufficio aperto solamente a certi orari e solamente in certe giornate.
  • Si possono saltare lunghe code per entrare ai musei: comodamente seduto sul divano prenoti esattamente il giorno e l’ora in cui vuoi entrare. Nessuna fila prima per il biglietto e poi per entrare nel luogo.
  • Si evita di perdersi. Ci sono altri sistemi di navigazione, ma a volte falliscono (diciamo che ho avuto molte esperienze di navigatori non aggiornati) e quindi il caro google map risolve sempre la situazione.
  • Si evitano molte brutte sorprese, perché in tanti luoghi la “community” ti aiuta, con commenti e recensioni sulle varie esperienze.
  • Ti puoi documentare, tanto, ma proprio tanto. Enti del turismo, cataloghi viaggi on line, tour operator che propongono pacchetti vari, blog, foto, video. Insomma a volte si può vivere il viaggio ancora prima di aver chiuso la porta di casa.
  • Puoi scattare foto, registrare video, cristallizzare luoghi e momenti. E questa parte onestamente la adoro, visto che non ci si può ricordare tutto. Sfogliare album fotografici dopo anni ed anni ti aiuta a rivivere certe emozioni e a ricordarti la bellezza (o bruttezza) di un luogo. E se l’album è sempre con te, racchiuso in un telefono o in cloud, è ancora meglio.
  • In caso di emergenze puoi avviare subito ricerche, fare telefonate e risolvere il tutto in modo molto più veloce.
  • Puoi vivere esperienze con una “realtà aumentata” che ti consente in tempo reale di sapere tantissime cose del luogo in cui ti trovi.

Quindi la tecnologia in viaggio è stupenda!

Non ho trovato un solo motivo per non utilizzarla ed apprezzarla.

Ma come? I viaggi più belli per me sono stati USA 96 e Cuba 12. Ed in entrambi i casi non c’è era la tecnologia ad aiutarti.

Ci si perdeva nei luoghi, più e più volte, ma non era un problema. Alla fine perdersi è il modo migliore per scoprire nuovi angoli e nuovi paesaggi. Perdersi è il modo migliore per fare nuovi incontri e per vivere nuove avventure.

Nel 96 in particolare quasi tutto era “nuovo”: non c’era ancora su internet la mole di informazioni presente ai giorni nostri e il viaggio diventava una scoperta attimo dopo attimo.

I viaggi dove il telefono non prende sono quelli per me più sereni: non c‘è una mail di lavoro che ti rende storta una giornata, non c’è un messaggio che ti distrae nel silenzio di un luogo, non passi il tempo a guardare uno schermo, ma lo dedichi interamente a vedere il mondo che ti circonda.

Quindi viaggi con o senza tecnologia?

Direi con, semplicemente imparando a “spegnere” il cellulare per alcune ore, proprio come l’iniziativa di oggi.

  • In viaggio rimanete connessi con un mondo reale e non con uno schermo.
  • Perdetevi per trovare nuove vie, forse meno battute, ma che vi possono regalare esperienze uniche
  • Ascoltate le persone, guardatele negli occhi, conoscete popoli, culture, storie
  • Entrate in quel ristorante perché vi ispira, perché non potete fare altro che seguire il profumo che esce dalla sua porta.
  • Rischiate l’avventura, non affidatevi ad un software che vi indica minuto dopo minuto cosa fare e cosa vedere
  • Semplicemente vivete il viaggio
  • Vivete le emozioni con una forza maggiore: sarete così bravissimi a descriverle una volta riconnessi.