Museo di Storia Naturale

10.11.2018

Un sabato al Museo

Piove, piove ed ancora piove….

Questo sabato proprio non vuole smettere, per cui non resta che trascorrere la giornata in qualche posto al chiuso ed io ho optato per il Museo di Storia Naturale a Londra.

Devo ammetterlo: devo rivedere il Museo.

Mi sono fatta travolgere dall’architettura del luogo che lo ospita ancora più che dalle opere stesse (nonostante sia passata un paio di volte nella sala del T-rex, molto cinematografico, ma un must).

L’edificio che ospita il Museo di Storia Naturale è stupefacente.

Costruito nel 1870, venne realizzato in seguito ad un concorso indetto proprio per ospitare i numerosi reperti che oggi vivono in questo museo.

Il concorso venne vinto da Francis Fowke, ma a causa della sua improvvisa scomparsa il progetto venne in realtà realizzato da Alfred Waterhouse.

Io sarei rimasta ore ed ore ad ammirare il salone principale (la Hintze Hall), nella quale troneggia o meglio fluttua lo scheletro della balenottera azzurra.

Sono rimasta affascinata dall’eleganza dell’edificio, dal caldo color ocra che deriva dalla terracotta utilizzata per la costruzione: un colpo d’occhio che ricorda quasi una cattedrale.

Architettura romanica: archi e colonne si susseguono in tutto l’edificio.

Un gioco incredibile di scalinate dove però gli elementi predominanti da diverse angolazioni rimangono l’arco o la volta.

Un numero di particolari impressionanti: i mattoni sapientemente posizionati.

Gli ornamenti creati dal susseguirsi di pietre colorate.

Colonne intarsiate, non propriamente appartenenti ad una architettura romanica semplice.

I tanti, tantissimi riferimenti alla natura: dalle pietre raffiguranti foglie o edera, ai fiori scolpiti, alle scimmiette appese alle colonne, che non so come mai mi hanno ricordato i Gargoyles di Notre Dame.

Non solo la scultura richiama le immagini della natura.

Alzate gli occhi al cielo nel salone principale, ammirate la balenottera azzurra e guardate oltre: sì proprio al soffitto del museo, o per essere più precisi al soffitto a cassettoni.

Un edificio di una bellezza architettonica disarmate.

E poi sì c’è anche il museo, quello fatto di tante sale espositive, divise in colori, blu, verde, rosso e arancione, ognuna relativa ad un’area tematica differente.

Ma quelle le scopriremo un’altra volta.