MotoGP e Gaudì

06.14.2018

Moto e arte nella città di Gaudì

La MotoGP arriva a Barcellona per la seconda gara in terra Spagnola del mondiale di MotoGP.

E’ sicuramente dovuto al super organizzatore spagnolo della motoGP che il campionato ha ben 4 gare in Spagna e devo dire una più bella dell’altra.

Il circuito di Montmelò che ospita anche la F1 è stato progettato in modo impeccabile e per tanto considerato uno dei più bei circuiti del mondiale dal 1996.

Dista circa 30km da Barcellona, dove i ristoranti sicuramente non mancano. Non ho per tanto luoghi particolari da consigliare: diciamo che qui, anche se si finisce in qualche locale turistico non si finisce mai male!

Una valida alternativa per una cena in riva al mare a circa 15km dal circuito è invece la località El Masnou.

E poi cosa dire di Barcellona? E’ la città che onora Gaudì, con ben 7 opere in città inserite nel patrimonio dell’Unesco. Le ultime 3 mi mancano all’appello, ma vi lascio la lista completa!

L’opera per eccellenza, l’incompiuta. E’ il simbolo di Barcellona da più di un secolo, un’opera a cui Gaudì ha dedicato anni e anni di lavoro, dal momento in cui ha preso in mano quel progetto che l’architetto Francec de Paula Villar aveva abbandonato. Anni ed anni vissuti all’interno della Chiesa, anni ed anni dedicati a quella Chiesa. L’opera è ancora in costruzione. I lavori proseguono a rilento e vengono mantenuti solamente grazie ai visitatori e alle donazioni. E forse il suo fascino è proprio quello di non essere terminata, anche se si dice che i lavori verranno completati nel 2026, al centenario della morte di Gaudì. E’ un’opera che ora mi appare “strana”, con quelle parti più moderne che sembrano stonare un po’ con quelle più antiche. E’ un’opera carica di mistero, di simboli che vanno studiati, cercati e scoperti.

Una delle facciate più spettacolari che si possano ammirare, una facciata morbidamente scolpita di pietra arenaria di Montjuic resa brillante dai frammenti di ceramica, di maiolica e di vetri. E’ ora un museo, un luogo di incontro ed un luogo di eventi. Come cita il sito internet:

notti magiche, visita notturna e musica dal vivo.

Credo che non potesse essere fatta scelta migliore per far conoscere ed apprezzare ancora maggiormente questo luogo alle persone.

La Pedrera ovvero la cava di pietra, così soprannominata per il suo aspetto esteriore, che ricorda proprio la roccia, con quelle forme irregolari che sembrano scolpite dagli agenti atmosferici. Ed anche in questo luogo, cultura, scultura ed eventi.

Un parco nella parte superiore di Barcellona. Un esempio di equilibrio: l’architettura, le forme tipicamente di Gaudi si integrano perfettamente nella natura circostante.

A due passi dalle Ramblas, dal pieno centro di Barcellona. 2 imponenti archi, un ingresso massiccio, un alto soffitto a simulare il cielo stellato.

All’interno di casa Batillò, altre forme morbide, altre colonne irregolari, altri giochi di luce: tutti gli elementi tipici dell’architettura di Gaudì sono racchiusi in questa Cripta incompiuta.

Ed il settimo patrimonio dell’Unesco è casa Vicens. In questo caso l’architettura è diversa da quella “classica” dell’architetto. Rimangono i colori, ma le forme sono più lineari con dei richiami arabeggianti.