MotoGP: atto finale

11.15.2018

Valencia per la fine della scuola

Valencia e la MotoGP, sono per me un binomio indissolubile dopo i tantissimi anni trascorsi a vedere l’atto finale della MotoGP.

E se in Qatar avevamo detto “si torna a scuola”, qui la scuola finisce. A volte si sanno già i risultati, per colui che è stato il primo della classe durante tutto il campionato, a volte il risultato è deciso all’ultima curva.

Questa gara è però speciale, sempre.

E’ speciale come ogni fine di anno scolastico: da un lato c’è la gioia di un anno finito (comunque sia andato), dall’altro c’è sempre un po’ di tristezza per quel “distacco” che dovrai sopportare nei mesi successivi. Da un lato c’è una grande festa, dall’altro magari la cocente delusione. Da un lato ci sono amici che si danno appuntamento all’anno successivo, dall’altro ci sono quelli che si salutano perché non faranno più parte della stessa classe, dello stesso Team.

Emozioni, tantissime emozioni nel week-end finale della MotoGP e a far da cornice una città splendida che negli anni diventa sempre più bella.

E se troveremo modo di raccontare Valencia in alcuni post futuri, non possiamo non parlare ora dei suoi ristoranti.

El Celler del Tossal ed il El Rodamón de Russafa

Li cito insieme perché appartenenti allo stesso proprietario, anche se i locali sono molto differenti tra di loro.

Il mio preferito? El Rodamón de Russafa. Da un lato perché è quello storico, almeno nella location, una location che ho visto trasformarsi da un cantiere aperto (se non erro prima c’era una palestra) a ristorante moderno, con quel lungo bancone, con quella parete di vini, con quegli spazi ampi e lineari. Ma El Rodamón mi piace soprattutto per l’idea, per quel messaggio che lancia: i “curiosi” che hanno segnato la storia e la letteratura sono tantissimi, tutti con lo stesso messaggio: chi rinuncia a viaggiare (anche mentalmente) rinuncia a vivere. Ed il menu del Rodamón  rappresenta un viaggio, un viaggio di tapas intorno al mondo. Già il concetto di tapas a me fa impazzire per la possibilità di provare più sapori ed in questo caso i sapori sono veramente i più diversi, i più lontani, ma che trovano una armonia unica nello stesso menu.

E poi si passa al Celler de Tossal, un locale che secondo me negli anni è diventato sempre più raffinato, sempre più alla ricerca dell’incastro perfetto tra i sapori. Ingredienti, materie prime, tradizionali della Spagna, sapientemente utilizzate in una cucina creativa. E se i “piatti forte” mi attirano per la loro semplicità e sostanza,  gli “Entrantes”  scatenano sempre la mia curiosità e rappresentano al meglio la mano dello chef.

Un altro consiglio? I vini! Il proprietario vi saprà consigliare al meglio per un viaggio tra i vini spagnoli. Ed anche qui spero che vi piaccia il vino rosso: la Spagna può offrirvi veramente dei diamanti.

Restaurante Araguaney, Burjassot

Il ristorante si trova in realtà a Burjassot e per gli amanti della carne è insuperabile. Da  italiana diciamo che se la contende con i locali in cui fanno la fiorentina “doc”, ma veramente l’esperienza che si prova in questo luogo è qualcosa che difficilmente si dimentica. Anche questo può essere considerato un viaggio: un viaggio  tra i diversi sapori della stessa “materia prima”, la carne. Carne di diversa età, carne che assume sapori sempre più forti con il passare degli anni. Se siete in compagnia, il mio consiglio assoluto è quello di assaggiare i diversi tipi, per vivere il viaggio dall’inizio alla fine.

Restaurante Arroceria Duna, El Saler

E nella città dove il sole splende così tanti giorni all’anno, non si può non fare un pranzo a due passi dal mare. Dico pranzo, per godersi l’azzurro del cielo, il blu del mare, e soprattutto la paella, che come dicono i veri spagnoli (o spero che non mi abbiano preso in giro) è un piatto da mangiare rigorosamente di giorno!

Cosa manca?

Sicuramente ho dimenticato tantissimi posti degni di nota visto che la città è veramente costellata di ottimi posti dove mangiare.

Altri posti che mi fanno impazzire sono alcuni tapas bar e soprattutto quei piccoli locali dove il Jamon è protagonista assoluto. Anzi… scusate… pan y tomate, jamon y queso!