Non solo sushi
Piatti e tradizioni della cucina giapponese… o adottati dal Giappone!
Scrivendo questo post mi sono resa conto di quanti piatti ho assaggiato nei vari viaggi in Giappone.
A volte in locali “turistici” consigliati dalle guide , come al Gompachi a Tokyo. Cibo molto buono, ma quello che attira in questo locale è proprio la location in quanto é il ristorante di Kill Bill. Ve la ricordate la combattente Uma Thurman vestita in una tuta gialla? Ebbene sì, quella scena è stata girata proprio qui. Il locale è veramente carino: lo definirei “concentrico” anche se anziché dei cerchi si hanno dei rettangoli. Il rettangolo della cucina al centro del locale, il rettangolo del bancone introno alla cucina, il rettangolo formato dai tavoli al piano terra ed il rettangolo di tutte le balconate che si affacciano sul centro della sala. Una curiosità su questo locale? Oltre al film, in Giappone è famoso per una cena tra il presidente Obama e il primo ministro Abe.
Ho poi mangiato in locali da “veri giapponesi”, come al Kaikaya sempre a Tokyo. Che dire…. la densità di persone per metro quadrato è altissima: il locale è formato da piccoli tavoli gremiti di gente. Un piacevole chiacchiericcio fa da sottofondo. A questo si uniscono i cori che ogni tanto si innalzano dai cuochi. La nostra foto ora è parte di questo locale, tempestato delle foto di tutti i visitatori e da quelle del proprietario surfista. Cosa mangiare? Misto di sashimi, MAGURO no KAMA no SUPEARIBU ovvero”House Special” tuna spareribs, sushi di carpaccio, gamberi caramellati, GYU-ROSU JUU, etc etc I nomi in giapponese purtroppo non me li ricordo tutti, ma nel caso guardate i piatti dei tavoli vicini…. Le specialità della casa vengono prese sempre da tutti gli habitué!
Ho cenato anche in locali scelti totalmente a caso, perché mi attirava l’insegna, perché il locale era pieno, perché mi ispiravano le immagini del cibo che apparivano fuori dal ristorante, perché mi attiravano le cassette stra-colme di gusci di ostriche, come all’Oyster Shack Annex di Shimbashi a Tokyo. In questo caso mi attirava un po’ la contraddizione tra questo cibo e la location del ristorante che si trova sotto il ponte della Yamanote line che dà al locale un’aria molto spartana.
E a volte ho semplicemente mangiato per strada o in treno nei vari spostamenti.
Sta di fatto che un solo post sul cibo giapponese non basta…
Ma iniziamo a scoprire qualche piatto tipico della tradizione di questo paese.
Sushi
Non solo sushi… ma partiamo proprio dal sushi!
Perché effettivamente mangiare il sushi in Giappone ha tutto un altro sapore, soprattutto se mangiato al bancone del ristorante mentre guardi la preparazione (vedere sfilettare il pesce alla velocità della luce e creare palline di riso preso da enormi secchi di legno è già un’esperienza) ed i camerieri festosi urlano “arigato gozaimasu” a tutti i clienti che entrano o escono dal locale.
In Giappone si mangiano principalmente “nigiri”, ovvero palline di riso preparate al momento con uno strato di wasabi che tiene ferma la grande fetta di pesce sopra (sì ho detto grande: il sapore del pesce si sente veramente ed in genere la fetta è più grande rispetto alla pallina di riso).
La prima volta che un giapponese mi ha visto mangiare il sushi ha pensato che fossi un’aliena. Sono tra quelle persone che intingono il sushi nella salsa di soia (anziché intingere, annegare è il verbo più corretto), ma pare che in Giappone non funzioni proprio così. Le salse di soia sono più di una e dovresti sapere quale abbinare al vario tipo di pesce, ma soprattutto ne va usata pochissimo ed il sushi va rigorosamente intinto dalla parte del pesce e mai dalla parte del riso.
Per un’esperienza unica potete fare colazione a base di sushi al mercato del pesce.
Come ristoranti di sushi a Tokyo vi consiglio Sushi Zanmai (è una catena che si trova in vari angoli della città). Non fatevi mancare il tris di tonno: quello che mi è piaciuto di più è il tonno grasso….un grasso che si scioglie in bocca con una delicatezza sublime (E ve lo dice una a cui difficilmente piace il sushi di tonno in italia!)
Ramen
Il Ramen ha una tradizione millenaria cinese, ma i Giapponesi ne hanno fatto un’arte!
Il ramen è una zuppa di noodles.
L’equilibrio nel sapore del brodo pare sia il punto chiave di questo piatto che si presenta in diverse varianti a seconda del luogo in cui vi trovate.
Per capire meglio cosa significa “arte e maestro del ramen” vi consiglio di vedere un film delizioso che si chiama “Ramen girl” , dove si vede tutta la passione che deve essere messa per preparare questo piatto.
Una leggenda narra che i sentimenti che si provano durante la preparazione vengono trasmessi a chi poi mangerà il ramen: se si è felici coloro che mangeranno saranno felici, se si è tristi coloro che mangeranno saranno tristi.
Gyoza
Io li adoro: sono ravioli in genere ripieni di carne di maiale e verdure.
Anche questo è un piatto di origine cinese, un piatto semplice che difficilmente mi ha deluso: li puoi provare rosolati, bolliti o fritti.
In particolare a Tokyo vi consiglio il ristorante Harajuku gyouzarou: io sostengo la teoria che se un locale è sempre pieno un motivo ci deve essere ed in questo posto preparatevi a fare una bella fila per entrare!
Il locale avvolge la cucina centrale dove enormi pentoloni continuano a sfornare questi ravioli: un po’ caotico, un po’ rumoroso, un po’ caldo, ma un ottimo ristorante ad un costo contenuto.
Shabu shabu e Yakiniku
E passiamo ai piatti di carne! Sì in Giappone si mangia anche carne. E’ un piatto entrato nei pasti giapponesi alla fine del 1800 in quanto in precedenza era vietato dalla legge.
La differenza rispetto all’Italia è che difficilmente troverai la fiorentina (intendo come spessore e dimensione) ma la carne viene servita in tante piccole fettine sottilissime.
E ci sono 2 modi di cucinare la carne che amo particolarmente, ovvero lo shabu shabu ed il yakiniku.
Li amo perché la loro cucina significa condivisione: la parte bella è infatti cucinare la carne al tavolo tutti insieme con gli strumenti che ti vengono forniti, ovvero una grande pentola di acqua o brodo bollente per lo shabu shabu oppure una griglia nel caso dello yakiniku.
Il gusto della carne giapponese è veramente ottimo (famosissima ma costosissima la carne di Kobe), ma devo ammettere che il divertimento sta proprio nella cottura fai-da-te dove spesso la poca abilità nell’uso delle bacchette porta a fare dei disastri ma anche a grandi risate.
Okonomiyaki
E terminiamo questo post parlando della pizza giapponese tipica di Hiroshima. Chi è della mia generazione conosce molto bene questo piatto in quanto Marrabbio gestiva proprio un ristorante specializzato in Okonomiyaki.
Sapete chi è Marrabbio, vero???
I locali tradizionali che offrono questa pietanza sono veramente identici al ristorante di Kiss me Licia (ecco di chi stavo parlando). Ti siedi in fronte al cuoco davanti alla grande piastra che scorre lungo il bancone, per cui la tua “pizza” ti viene preparata proprio in fronte.
E cosa significa Okonomiyaki?
Cuoci quello che preferisci alla piastra.
Ed in effetti si parte da una base fatta di uova, acqua, farina, verza e pancetta, ma poi puoi aggiungere qualunque degli elementi presenti nel ristorante!