Libri e marketing. Un freddo inverno trascorso a leggere con sottofondo il crepitio della pioggia o il “rumore” della neve. E ci sono romanzi che ti scaldano il cuore già a partire dalla copertina… Che sia quella giusta però!
La magia di un libro di carta
Sì, anch’io mi sono in parte convertita all’e-reader. In particolare in viaggio è veramente la soluzione migliore (ricordandosi ovviamente di caricare tutti gli strumenti in modo che non ti abbandonino durante l’hype del libro).
Ma no… leggere su supporti digitali non mi ha mai rubato il cuore.
Ed evidentemente non sono l’unica, visto che le previsioni che davano le librerie classiche in via d’estinzione non si sono ancora avverate… E spero che non si avverino mai!
Ogni libro ha un suo profumo, ha una sua consistenza, ha una sua storia. Li osservi da lontano, inizi ad ammirarli, li sfogli, leggi l’estratto, ne leggi brevi frasi (assurdo, ma devo ammettere che ogni tanto leggo l’ultima frase del libro) e lo fai diventare tuo.
Lo divori subito o magari rimane su uno scaffale per giorni, per mesi ed anche per anni… Ma poi ogni giorno passi davanti a quella mensola e prima o poi il momento giusto arriva per tutti.
Prendi quel romanzo abbandonato ed inizi a leggerlo, ad immaginarti le scene come se fosse un film, a sottolineare le frasi che risuonano con te.
Marketing: l’abito fa il monaco
Le dure legge del marketing: la forma (e non intendo quella di scrittura… In questo caso il sinonimo è “apparenza”) conta… e pure tanto…
Il packaging è ciò che attrae quando ti trovi nel First Moment Of Truth (FMOT), ovvero davanti allo scaffale.
Ed è così anche per i libri. Ok a volte hai un titolo esatto, a volte hai un autore preferito di cui non ti perdi le nuove uscite, a volte hai sentito parlare di un libro, ti è stato consigliato o è il caso del momento e vuoi capirne il perché.
A volte, però, hai semplicemente voglia di leggere qualcosa.
Ed è proprio in quel momento che caschi nella rete.
E quindi: quanto conta la grafica??? Per me quasi al 100% se compro al buio.
Sto parlando principalmente di romanzi “easy”, anche se credo che poi le regole possano essere applicate a tutti.
E’ vero… il titolo, la quarta di copertina….che in alcuni casi rende avvincente romanzi che hanno la stessa vitalità di una natura morta… Ma ti sei mai chiesto perché arrivi proprio a prendere in mano quel romanzo?
L’inverno inglese ed un perfetto canto delle sirene
In Inghilterra mi sono trovata a comprare una serie di libri che probabilmente non avrei “scoperto” e nemmeno “scelto” qui in Italia…
Eh sì il clima uggioso invoglia ad immergersi nella lettura avvolti da un caldo plaid, con il profumo di una tazza di cioccolata fumante (con panna e marshmallow) al tuo fianco.
L’ideale è quando fuori sta piovendo e il crepitio della pioggia ti fa da sottofondo….
Oppure quando nevica: il rumore attutito del mondo intorno a te ti conduce in un universo parallelo. Ti perdi tra le righe del libro e alzi lo sguardo verso la meraviglia della danza dei fiocchi solo per visualizzare nella tua mente ogni singola parola.
E quale libro stai leggendo?
Quello che ha chiamato il tuo nome dagli scaffali.
Ehi, guardami!
Eh sì in UK i libri richiamano la tua attenzione. E’ vero che ovunque (anche in Italia) ci sono aree con i libri appena pubblicati, quelli diventati un fenomeno letterario o quelli “tipici” di quella stagione, ma in UK c’è qualcosa in più…
Ogni scaffale ha un libro che ti guarda intensamente. Tra tanti libri tutti in fila di cui vedi solo il lato, ce n’è uno che si mostra in tutto il suo splendore. Alzi lo sguardo verso un’altra mensola e ne vedi un altro che ti fa l’occhiolino. Ti volti e ne trovi uno che sembra fischietti per attirare la tua attenzione.
Insomma sono posizionati proprio per farsi notare, anche se non sono famosi, anche se non sono dei classici, anche se non sono freschi freschi di stampa.
Sono stati scelti perché tu possa scegliere loro, possa innamorartene a prima vista in quel preciso momento.
E’ vero… forse a Dicembre il paese di Dickens e la sua letteratura sono avvolti dalla magia del Natale, ma devo ammettere che questo “richiamo” dei libri è stato una costante di tutto il mio soggiorno in UK, anche con giornate più soleggiate!
Che ne dici del mio look?
Quei libri che mi hanno chiamato e conquistato erano vestiti nei loro abiti migliori….
Prendiamo Dicembre per esempio… Voi cosa vi aspettereste? Villaggi innevati, caldi cottage, città illuminate da miriadi di luci Natalizie, pupazzi di neve, scoppiettanti camini, tazze di cioccolata calda.
Stiamo parlando di aspettative…
E, se non siete parenti del Grinch, queste aspettative non venivano deluse.
In UK le copertine dei “libri invernali” riportavano proprio queste immagini, nella loro semplicità, nella loro serenità, nelle loro tinte color pastello, nella loro delicatezza.
Ed allora perché in Italia non avrei mai scoperto questi libri?
Perché forse sarebbero stati nascosti tra milioni di titoli… Purtroppo non trovo la stessa “sensibilità” nel posizionare sugli scaffali i libri giorno dopo giorno in modo diverso.
Ma se li avessi trovati, li avrei scelti in quel preciso istante?
No…
Recentemente un “full time writer” ha sottolineato come ci sia uno studio diverso sulla copertina in ogni paese di distribuzione del libro. Per curiosità sono quindi andata a vedere se alcuni dei libri comprati in UK fossero stati tradotti in Italiano.
Ebbene sì… ma la magia che mi aveva fatto innamorare di quei libri era svanita….
I paesaggi incantati erano stati sostituiti da foto old style che mi ricordavano i fotoromanzi (anni 60?)….
No, non avrei dato opportunità a quei libri… li avrei riposizionati immediatamente al loro posto senza possibilità di appello.
Ora… o io non ho gusti “italiani” in quanto a immagini, oppure c’è qualcosa che tocca nel marketing di alcune tipologie di libri 🙂
Ok, ammetto che i miei gusti di alcune letture possono essere definiti molto “Hallmark”!!!
L’unica cosa triste è che le copertine italiane mi hanno fatto perdere un po’ l’incantesimo verso i libri già acquistati…. quelli che erano lì in attesa della giornata perfetta per essere letti.
L’apparenza è quindi solo un dettaglio?