La bellezza di perdersi per le strade di Cuba
Centinaia di Km abbiamo percorso a Cuba: L’Avana, Varadero, Santa Clara, Trinidad Cienfuegos.
La nostra avventura è iniziata nella notte e, persi nella periferia dell’Avana, abbiamo iniziato le numerose inversioni di marcia alla ricerca della via dell’hotel.
Andando a Varadero ci siamo persi a sud dell’Avana e solo un cortese “rapinatore” ci ha condotto per la giusta via.
Come potete immaginare i cartelli non sono tantissimi lungo l’isola (pare che vengano spazzati via nella stagione degli uragani e raramente sostituiti) e nemmeno il nostro atlante stradale super dettagliato ci ha aiutato.
Probabilmente non siamo più avvezzi ad usare un atlante stradale….
Comunque, una volta imparata la lezione abbiamo capito che é meglio fermarsi ad ogni incrocio, fare amicizia con i numerosi passanti che passeggiano su qualunque strada di Cuba e chiedere la giusta direzione. Il viaggio è un po’ più lungo, ma sicuramente non ci si perde (o almeno si ritrova in fretta la giusta direzione) e si fanno un sacco di conoscenze: perché non scambiare anche 4 chiacchiere con la persona che ti dà le indicazioni?
Da Santa Clara a Trinidad
E nonostante queste strade costellate di persone che camminano, che aspettano un autobus che non arriva, che aspettano che qualcuno in macchina gli dia un passaggio, nessuno e ripeto nessuno c’era sulla via tra Santa Clara e Trinidad.
La nostra mente bacata ci ha portato a scegliere la via più “corta” anziché l’autostrada e così ci ritrovammo ad attraversare Cuba lungo un lunghissimo sentiero caratterizzato da voragini. Ci siamo dati il cambio alla guida più volte ed abbiamo giocato a scansare le infinite buche presenti su quella piccola strada.
Salita verso i monti, la vegetazione sempre più verde, il cielo che volgeva al tramonto ed una voce alle nostre spalle: “se buchiamo qui, cosa facciamo in mezzo al nulla?”.
I minuti furono interminabili, anche perché diventarono ore. E finalmente la discesa: considerato che ci stavamo dirigendo verso la costa, quello era un buon segno che almeno la direzione era giusta. La macchina continuava a cigolare su e giù per la strada dissestata ed è un miracolo che non abbiamo rotto la coppa dell’olio o altro. Beh… la gomma sì l’abbiamo bucata (a dire il vero più di una…), ma la convergenza era talmente “perfetta” che abbiamo proseguito lungo tutto il cammino direttamente sui cerchioni senza accorgerci del danno, se non la mattina dopo il nostro arrivo a Trinidad.
Che altro dire delle strade Cubane? Le autostrade sicuramente la scelta migliore da fare, ma questo l’abbiamo scoperto solamente dopo… E comunque qualche imprevisto fa parte dell’avventura 🙂