Le ricette della signora Toku

10.03.2022

Naomi Kawase ci accompagna con delicatezza attraverso i temi della solitudine, dell’emarginazione, del dolore e della rinascita. Le ricette della signora Toku racchiudono tutto il significato di un delicato fiore di ciliegio.

 

Il fruscio del vento che soffia delicato tra le piante di ciliegio: è questa la colonna sonora del film “Le ricette della signora Toku” che accompagna le vite dei protagonisti lungo un anno della loro vita, dalla primavera dei ciliegi in fiore alla loro nuova fioritura l’anno successivo.

Il film è tratto dal libro di Durian Sukegawa (in questo caso il titolo tradotto è “Le ricette della signora Tokue”) e descrive con la delicatezza di un petalo temi struggenti, quali la solitudine, l’emarginazione e il dolore.

La vita va però affrontata seguendo l’insegnamento di quel fiore che anche se così fragile racchiude in sé la potenza del carpe diem e la forza della rinascita.

Le stagioni, il vento e i fiori di ciliegio

La natura con le sue stagioni scandisce inesorabilmente la vita delle persone. Il vento trascina con sé delicati petali, così come le emozioni dei protagonisti.

Fermati ed ascolta.

Ti direbbe così la signora Toku: è importante ascoltare.

E’ importante ascoltare  ed osservare tutto ciò che ti circonda.

Quando guardi il film puoi ascoltare il vento che soffia tra i ciliegi in fiore, sentendo sulla tua pelle una dolce brezza primaverile; puoi ascoltare il fragore della pioggia che si porta via quei petali tenui e ti trascina in un vortice di emozioni; puoi riascoltare il vento, con la sua voce diversa, in un inverno gelido che narra le sofferenze della vita; puoi osservare quel fiore rinascere con tutta la sua forza.

E quel fiore di ciliegio ci porta il messaggio più importante della vita che viene arricchito in questo film di un nuovo consiglio.

Non c’è solo il qui e ora, non c’è solo il cogli l’attimo, c’è anche l’invito a vivere in libertà.

La libertà di fare quello che si ama conduce a vivere una esistenza piena. E a volte non si ama incondizionatamente, si impara ad amare quello che si fa, si impara a rinascere ogni giorno.


LA FIORITURA DEI CILIEGI


I dorayaki

Arte: la cucina è arte.

Nel film “Le ricette della signora Toku” questo aspetto è rappresentato magistralmente. Alcune frasi, alcune immagini mi hanno riportato ad un altro film “The ramen girl”.

Cosa li accomuna? L’amore.

Ed è così che la signora Toku si sveglia quando il sole non è ancora sorto per dedicare il suo tempo alla preparazione della “An”, la confettura di fagioli rossi.

Dedicare tempo è una forma di rispetto.

Per cui….. Itadakimasu

E no, non è un banale buon appetito è un ringraziamento rispettoso verso quel piatto, alla terra, agli animali, ai fattori, agli agricoltori, ai cuochi.

E vi lascio la ricetta…

    • 2 uova
    • 60g di zucchero
    • 120 g di farina 00
    • 40g di acqua
    • 1 cucchiaino (scarso) di lievito per dolci
    • 1 cucchiaio di miele
    • 1 cucchiaino di Mirin (liquore)

Per il ripieno: la An, ovvero la Anko, ovvero la confettura di fagioli azuki. Per farla da zero vi serviranno gli azuki, un po’ di sale, acqua e zucchero.

Ma attenzione! Ascoltate gli azuki, ascoltate la loro storia. “Si sono disturbati a venire da noi” e vanno rispettati.

Il Giappone

E chi ama il Giappone non può che essere travolto da questo film che ti porta in quella parte di Giappone che sembra sospesa nel tempo.

Ci sono i gesti: ci sono quei grandi inchini da parte della signora Toku, rispettosa per colui che le ha offerto un lavoro, regalandole dignità, una possibilità di riscatto, dandole quella gioia che le era stata tolta.

Ci sono le studentesse che indossano le loro divise.

Ci sono quegli edifici con le scale esterne, quei piccoli appartamenti, quelle tende noren alle porte.

Ci sono i treni locali.

E ovviamente ci sono i fiori di ciliegio.

 


FOTO Dorayaki: Immagini da Canva