L’attrazione di Lussemburgo città
Uniche, singolari, la migliore attrazione di Lussemburgo città….
Insomma leggendo le varie recensioni delle Casematte del Lussemburgo, gli aggettivi si sprecano ed ovviamente le aspettative salgono!
Io ve lo dico… preferisco sempre un “low profile” che poi mi stupisca…
Ed effettivamente è stato così per il Lussemburgo, che è un po’ il paese su cui non si hanno molte aspettative e che poi è in grado di regalare soggiorni molto piacevoli.
Però le Casematte no, altro che low profile…. Quelle proprio avevano recensioni ovunque: imperdibili!!!
E che? Ve le volete perdere??? Non sia mai!!!
Vista dall’esterno
Diciamo che ci sono diversi punti in cui vedere le Casematte del Bock dall’esterno, ma quello che mi ha colpito maggiormente è la vista dal Grund, il quartiere “basso” di Lussemburgo città.
Il Grund merita una visita, ed in particolare il complesso dell’Abbazia di Neimënster, dal cui cortile si può ammirare la grande parete rocciosa che ospita le casematte in tutta la sua imponenza.
Verticale, robusta possente, l’immagine di una roccia che ti sovrasta.
Effettivamente una immagine unica: non capita spesso di essere in una città ed avere una parete rocciosa così ripida proprio di fronte.
Ed è anche anomalo vedere la parete con “buchi” nel mezzo, dai quali spesso sbucano teste…
Che ci fa la gente all’interno della montagna? Sicuramente fotografie!
Cosa significa Casematte?
Diciamo che con “Casamatta” si identifica una costruzione militare con fori per le bocche da fuoco.
Sull’etimologia della parola però ho trovato qualche “discordanza”.
Se alcuni imputano la parola ad una radice greca dal significato di “baratro”, altri fanno derivare il termine da “casa matta” nel senso di “edificio che ha l’apparenza di casa ed invece è tutt’altra cosa”.
Ora, onestamente non ho trovato nessuna similitudine ad una “casa” in quella parete rocciosa, per cui io mi affido alla radice greca.
In effetti la visita delle casematte mi ha condotto a vedere lunghi tunnel e profondi baratri.
Cosa sono le Casematte del Bock?
Un saliscendi di tunnel di roccia, alcuni molto ampi, altri caratterizzati da stretti pertugi.
Si articolano su più piani, collegati tra di loro da un sistema di rampe interne o da strettissime scale a chiocciola.
Piacevole riparo nelle calde giornate estive del Lussemburgo (sì dai anche qui al Nord fa caldo ogni tanto) e luogo ideale per immortalare splendidi scorci di Lussemburgo città (ecco perché tante teste si affacciano alle feritoie).
Questo è il presente delle Casematte.
In realtà sono state un luogo cruciale nella storia del Lussemburgo e sono ora classificate tra i patrimoni dell’Unesco.
E’ per questo che, scherzi a parte, rappresentano una tappa che non si può perdere nella visita della città del Lussemburgo.
Il tutto ebbe inizio quando il conte Sigfrido costruì una roccaforte sulla rupe del Bock.
Seguirono secoli di battaglie, di resistenza e di conquiste che fecero evolvere questo luogo fino a divenire una delle più importanti fortificazioni al mondo, nota anche come la “Gibilterra del Nord”.
Fortificazione, ovvero armi, soldati e militari.
E’ forse questo l’aspetto che ha attratto maggiormente la mia attenzione.
Il reticolo di tunnel che oggi mi dà una sensazione di “freddo” e “spoglio” era in realtà la casa di migliaia di persone.
Non solo militari, perché dove ci sono tante persone nasce l’esigenza anche di “servizi”: serve cibo, serve acqua, servono “mestieri”.
Ed è così che in passato le Casematte erano abitate anche da panettieri e macellai, da maniscalchi e fabbri e da tanti altri artigiani.
Insomma un vero villaggio all’interno della roccaforte.
E come in tutti i villaggi, ci sono anche gli animali: come possono mancare i fedeli cavalli dei soldati?
Questa è forse la parte ancora più strana: è difficile immaginare grandi cavalli “galoppare” in questo labirinto anziché in grandi spazi aperti. Sicuramente la conformazione delle casematte all’epoca era differente da quella che vediamo oggi, ma resta il fatto che era un “forte”, “chiuso”, con spazi angusti per una così fitta convivenza…
Info Utili
Le casematte del Bock si possono visitare in primavera ed estate, in genere dalle 10:00 alle 17:00 (per le informazioni precise vi consiglio di visitare sempre i siti ufficiali dell’ente del turismo).
Chiusura completa nella stagione invernale da Novembre a Marzo.
Freddo, ghiaccio e pericoli?
Beh forse in parte, ma soprattutto il luogo diventa la casa di migliaia di pipistrelli che non amano essere disturbati…