Il sole incrocia la luna alla prima di MotoGP
Qatar: qui ha inizio il campionato del mondo di MotoGP.
Una passione quella delle gare di moto che dura da diversi anni, soprattutto da quando quel paddock per me profuma di “casa”.
Ogni luogo è unico, ogni circuito porta dentro di sé il fascino del paese che ospita la gara.
Certo è che la prima gara del motomondiale è sicuramente un po’ speciale.
Si torna a scuola dopo gli ultimi esami dei test invernali…
I compiti sono stati fatti: c’è chi si è dato da fare, c’è chi si è rilassato un po’ di più ed è già in rincorsa, c’è chi ha studiato proprio tutto, tranne quella pagina fondamentale.
Insomma si ricomincia… tutti con quella voglia di rendere questo campionato magico.
E’ veramente speciale correre una gara qui, al calare della notte, quando il sole lascia spazio alla luna, quando su quel palcoscenico si accendono centinaia di riflettori rendendo le carene ancora più scintillanti.
E’ speciale correre nel deserto di notte, in un paesaggio che a tratti sembra lunare, a volte con quel vento che solleva la sabbia, a volte con quella pioggia improvvisa: un brivido in più scorre sulla pelle.
3 luoghi e ristoranti da non perdere a Doha
E se siete a Doha per la gara (e non solo) visitate questa città, ammirate questo paese fino in fondo e non lasciatevi sfuggire alcuni dei suoi angoli più belli.
The pearl-Qatar
Un’isola artificiale che ti lascia quella stessa immagine del Qatar che ti rimane impressa appena metti piede in aeroporto: immensità, modernità, tecnologia, lusso, eleganza.
Il nome é una dedica al glorioso passato del Qatar nel commercio delle perle.
Io ho avuto modo di sorvolarla in aereo: di notte l’immagine che si ha dall’alto è veramente impressionante.
Ti rapisce la bellezza.
Ti sconvolge pensare a come sia stato realizzato questo progetto.
Dopo aver visto un documentario sulla costruzione dei grattacieli più alti al mondo guardo sempre con occhi diversi questi luoghi, frutto dell’ingegno umano, frutto di un grande lavoro di squadra, frutto di calcoli, di passione, di sfida. Ci siamo talmente abituati ad opere straordinarie che spesso ci si dimentica di tutto quanto sta dietro a questo “palcoscenico”.
The Perl è il luogo ideale per una passeggiata ad ammirare le barche ormeggiate, per rilassarsi ascoltando la musica in filo-diffusione, per trascorrere una tranquilla serata al tepore della primavera in uno dei tanti locali presenti.
E qui abbiamo degustato una abbondante paella a Casa Paco, tocco di Spagna in Qatar, un locale semplice, gestito con estrema eleganza e cordialità.
Katara, villaggio culturale del Qatar
E’ un luogo che sicuramente merita attenzione anche nel corso della giornata (io purtroppo non ho avuto il tempo, per cui perché non tornarci?). Inaugurato nell’anno in cui Doha è stata proclamata capitale della cultura nel mondo arabo, è teatro indiscusso dell’espressione artistica del Qatar. Luogo dove si svolgono eventi culturali, concerti e mostre, luogo dove si incrociano diverse tradizioni culinarie.
E qui ho provato L’wzaar seafood market: ristorante moderno con un banco di pesce freschissimo che ti accoglie all’ingresso ed una enorme cucina a vista. Non devi far altro che scegliere (e questa è la parte più difficile visto la vastità della proposta) e il tutto ti verrà cucinato al momento.
E se dopo cena vuoi godere del tepore primaverile prima di rientrare alle temperature più “fresche” dell’europa, ti puoi recare in uno dei localini sulla spiaggia, quelli con fuori qualche tavola da surf ad accoglierti, quelli che ti fanno sentire subito il profumo della vacanza.
Souq waqif
Che dire? Dalla grande città ti trovi immerso in un altro luogo, ritorni alla tradizione.
E’ la zona di Doha che più mi ha rapito.
E’ un souq diverso da altri che ho visto nei miei viaggi: è un souq “di classe”.
Immerso in un’architettura che di sera si riveste di tutte le sfumature dell’ocra è caratterizzato da un dedalo di viuzze strettissime in cui perdersi, da una moltitudine di negozi, dalla bellezza dei tessuti esposti, dal profumo delle spezie, dal profumo della shisha.
L’anima del mercato come credo in solo questi paesi si possa vivere, luogo di incontro, centro vitale, cuore della città.
La scelta gastronomica qui è caduta sul ristorante “Parisa”. Ne vale la pena solo per ammirare la maestosità dell’interno: miti e leggende dipinti sulla parete, migliaia di piccoli specchi, mosaici, la fontana centrale, il tutto contribuisce a creare una imponente cornice per una tipica cena persiana.