La Feria de Abril

05.12.2019

Siviglia in festa

Ho scelto di tornare a Siviglia nella sua settimana più importante, quella in cui la città è la capitale del mondo durante la feria de Abril.

Sembra forse esagerata come affermazione, ma è la realtà per tutti i Sivigliani che aspettano trepidanti questa settimana ed onestamente questa atmosfera non può non contagiarti.

Siviglia è una delle città più belle al mondo e durante la Feria è, se possibile, ancora più bella.

La primavera andalusa, i colori della città e dei vestiti della festa, il profumo delle arance, il chiacchiericcio per le strade, la musica di una sevillana o il battere delle mani del flamenco, il rumore delle carrozze, il nitrito di un cavallo o il suono di tante campanelle.

Quando e dove’è la Feria de Abril

Ebbene sì, il nome non è poi così preciso, visto che ad esempio quest’anno la Feria si è svolta in realtà a Maggio, ma diciamo che la maggior parte delle volte la feria si svolge ad Aprile, o meglio circa 2 settimane dopo la “Semana Santa”.

E’ quindi consigliabile informarsi di anno in anno sulle date esatte della Feria.

La feria si svolge nel recinto ferial (che inizia da Avenida Flota de Indias). Se soggiornate in centro a Siviglia, dalla Puerta de Jerez dovete attraversare il Puente de S. Telmo ed andare a sinistra alla rotonda, percorrendo Calle Assunciòn e vi troverete proprio in fronte alla grande porta che vi conduce nella feria.

Mi avevano consigliato di prendere un taxi o un bus, ma si tratta di solo 20 minuti di camminata dalla Puerta de Jerez.

In particolare credo che il sabato dell’inaugurazione sia praticamente impossibile prendere qualunque mezzo data la fiumana di persone.

Durante gli altri giorni della feria invece un ingresso trionfale e tradizionale può essere fatto in carrozza!

La Feria ieri e oggi

La Feria de Abril nacque come  mercato, basandosi sul concetto che in genere dove c’era buon cibo e buon vino, le persone tendevano a spendere anche più soldi, per cui la feria era l’ideale per il commercio. La prima feria ebbe inizio il 18 Aprile 1847 e assunse subito un carattere molto ludico, rallegrata dai canti e dai balli dei Sivigliani. In soli pochi anni, le “casetas” divennero sempre più numerose, così come gli spazi dove mangiare e bere.

Ed oggi ci rimane questa parte della feria, quella più godereccia e divertente. Non c’è più la parte del mercato, anche se probabilmente all’interno delle casette ancora qualche affare si stringe.

La fiera oggi è infatti una vasta area dove vengono collocate centinaia di coloratissime “casetas”. Tavole imbandite, addobbi, quadri, lampadari e arazzi. Se sbirciate tra le tende potrete vedere tantissimi dettagli. Purtroppo quasi tutte sono private e si può entrare solamente con l’invito, per cui un amico sivigliano durante la feria sarà di grandissimo aiuto! Non c’è però da disperare: ci sono alcune “casetas publicas” dove può entrare chiunque ed anche alcune pensate per i turisti che vogliono vivere la feria. Per queste chiedete l’invito al vostro hotel. Diciamo che non si starà comodamente seduti e serviti come dalle altre parti, ma a noi poco importa.

L’importante è essere parte di questa grande festa ed in fondo durante la feria bisognerebbe passare la maggior parte del tempo ballando!

Pescaito e Alumbrao

Quest’anno la feria ha avuto inizio il sabato sera con la tradizionale “noche del pescaito”ovvero una serata dove è tradizione cenare con pesce fritto.

Ovviamente abbiamo mantenuto la tradizione sia del mangiare che del bere, accompagnando tutto con il “rebujito” , la tradizionale bevanda della feria fatta da vino bianco e gazzosa. E per questo preparatevi visto che nessuno vi venderà un “bicchiere”, ma vi proporranno sempre una “jarra” intera!

La notte del sabato ha avuto il suo culmine nell’alumbrao ovvero l’accensione delle luci sulla feria, dalla grande porta d’ingresso a cinque archi, alle luci che illuminano le vie  che per questa settimana cambieranno nome ed assumeranno i nomi di grandi toreri.

Le luci portano sempre magia. Ho partecipato ad altri eventi in cui si è lì in trepidante attesa per vedere “accendersi le luci” e la magia è la stessa anno dopo anno, in vari luoghi e per varie occasioni.

Anche in questo caso tutta Siviglia era in fronte a quella porta, attendendo quell’attimo.

E a mezzanotte la luce ha dato il via ufficiale ai festeggiamenti.

Una settimana di festa

Trascorsa la grande festa del Sabato, alla Domenica mattina il popolo sivigliano si è raccolto intorno a Plaza de Toros per ammirare le tante carrozze addobbate a festa. Non so esattamente che tipo di rappresentazione ci fosse all’interno, ma anche al di fuori delle mura lo spettacolo era assicurato.

La settimana della Feria trascorre così in una grande atmosfera di festa, tra pescaito, Jamon, Queso, Tortillas, vino fino, rebujito, sevillanas, flamenco e giri in carrozze.

E perché no, anche qualche giro in giostra alla Calle De Inferno, ovvero il parco giochi che confina con la Feria.

La Feria de Abril: inno alla bellezza 

Festa, canti, balli, ottimo cibo. Ma la parte che mi ha affascinato di più della feria è il suo inno alla bellezza.

Sabato pomeriggio mentre giravo per la città vedevo negozi pieni di fiori, ornamenti per i capelli, orecchini e accessori, gremiti di persone.

Mi sono fermata ad osservare queste donne che sceglievano con cura ogni particolare. Mi aspettavo che fosse legato alla feria, anche se non immaginavo di vedere tanta bellezza in giro per la città nei giorni successivi.

Ogni sivigliana girava per la città con quell’abito tradizionale, così unico e riconoscibile, simbolo della Spagna, quelli scialli ricamati o lavorati all’uncinetto fermati da grandi spille, quei capelli raccolti a lasciare libero il viso truccato, quei fiori puntati in testa, quegli orecchini pendenti.

La gioia di farsi belle per una grande festa, la gioia di farsi belle per se stesse ed una “moda”, ah no una “tradizione” così unica e raffinata.

La feria de Abril è anche questo.