Jim Thompson

10.15.2018

Seta e Teak

A volte (o forse spesso) i miti e le leggende nascono da fatti misteriosi: ed anche questa casa museo di Bangkok è forse diventata ancora più famosa per la misteriosa scomparsa del suo proprietario, Jim Thompson.

Scopriamo un po’ di più di questo imprenditore e della casa da lui costruita.

Jim Thompson

Jim Thompson: statunitense, figlio di un imprenditore tessile, arruolato per diversi anni nell’esercito (agente segreto?) è divenuto famoso in Thailandia per aver riportato a nuovo splendore il commercio della seta in un paese dove, in condizioni climatiche avverse, il gelso cresce rigoglioso.

La nascita della Thai Silk Company

E negli anni 50, il marketing funzionava esattamente come ora (almeno in parte): per fare successo serviva l’idea e l’aggancio giusto. Jim Thompson, capendo il potenziale della seta Thailandese ne fece lavorare alcuni scampoli, tornò in America e riuscì a farli arrivare alla direttrice di Vogue, la quale fece realizzare un abito e realizzò delle foto per il giornale.

Era fatta! La “start-up” divenne così la Thai Silk Company: numerose famiglie thailandesi trovarono lavoro in questa azienda, numerose donne potevano lavorare la seta direttamente da casa e Jim Thompson ne curava i dettagli.

Jim Thompson: house museum

Innamorato della sua seconda casa, la Thailandia, fece costruire quello che oggi è diventato un museo, una casa in legno Teak dove raccogliere tutte le opere che aveva collezionato nei vari viaggi in giro per il mondo.

La casa fu costruita partendo da 6 vecchie residenze di campagna a cui diede una nuova vita: queste dimore vennero infatti smontate e trasportate a Bangkok. Con la classica struttura thailandese “sopraelevata” per proteggersi dalle alluvioni, questo edificio spunta in un rigoglioso giardino tropicale nel centro della città.

Decorato con oggetti provenienti dalla Cina, sculture cambogiane e birmane, cristalli provenienti dall’Europa, grandi mappe, una collezione di Buddha  ed ovviamente oggetti provenienti dalla Thailandia, è un luogo in cui fare tappa durante un soggiorno a Bangkok.

Altre curiosità sulla casa?

Beh ovviamente Jim Thompson prese accorgimenti tipici della cultura Thailandese per “scusarsi” con gli spiriti per averli disturbati  e fece costruire nel suo giardino la casetta degli spiriti (tradizione tipica thailandese), ovviamente il legno.

Ma quello che mi ha più incuriosito della casa è stata la casetta dei topolini. Sì stiamo parlando di un “grande fratello” di topolini, dove una parete in vetro poteva fare ammirare la vita dei curiosi abitanti…

La fine e la sua eredità x i turisti

Purtroppo la vita di Jim Thompson è finita misteriosamente durante un viaggio in Malesia e a noi non resta che ammirare questa casa museo e rendere omaggio all’uomo che, riportando la seta della Thailandia al suo originale splendore,  ricevette il riconoscimento dell’Ordine dell’Elefante Bianco, riservato agli stranieri che hanno reso grande Siam e Thailandia.