Barca o Treno?
In Thailandia i mercati sono protagonisti indiscussi del viaggio. In realtà credo che un po’ ovunque i mercatini attirino sempre l’interesse da parte dei turisti, forse perché sono i luoghi dove si ritrova la comunità, per cui raccontano un po’ di più del luogo e delle persone.
E anche se alcuni mercati hanno perso di “originalità” ovvero rimangono vivi principalmente per i turisti, sono secondo me posti straordinari da vedere.
In Thailandia ci sono due luoghi molto “famosi” ovvero turistici che però mi hanno lasciato entrambi un ottimo ricordo di quella terra.
Floating Market – Damnoen Saduak
E’ un mercato galleggiante a circa 100 km da Bangkok, forse il più famoso per l’affollamento di barche (long tail) che si trovano nella rete di canali che lo costituisce. Forse non è più così “originale”, forse è frequentato dal 99% di turisti, forse non è per nulla frequentato dai Thailandesi, ma rappresenta benissimo la vita e la storia della Thailandia.
La Thailandia è un paese ricco di fiumi e di canali e proprio attorno a questi fiumi vennero costruiti i vari templi e si formarono le prime comunità. Il fiume ed i canali divennero centro vitale di queste comunità ed importanti vie di comunicazione per le attività commerciali.
In particolare il mercato di Damnoen Saduak nacque all’epoca di Rama IV, quando il sovrano fece costruire dei canali ad unire due importanti fiumi della Thailandia. Lungo questi canali nacquero diversi mercati che ancora oggi, dopo più di 150 anni, mantengono la loro vivacità.
E’ una visita che consiglio perché è un mercato allegro, colorato. Le barche sono piene zeppe di frutta, di cibi di ogni genere, di piatti che vengono preparati al momento.
Ma soprattutto quello che mi ha attirato di più sono stati i volti delle persone, quelli delle donne che guidano le lunghe imbarcazioni, che espongono la loro merce, che effettuano la trattativa, insomma in grado di fare 1000 lavori contemporaneamente in un ambiente non sempre facile. In un ambiente caldo, in un ambiente umido, in un ambiente dove in 5 minuti si può scatenare una pioggia torrenziale.
Ho ancora impresso nella mente il viso di una signora thailandese che si destreggiava tra le tante barche: vendeva solo frutta. In particolare la sua imbarcazione era piena di caschi di banane, alcune giallo oro, completamente mature, altre verdi, ancora acerbe. Lei indossava una gonna a righe grigia, una camicia azzurra a maniche lunghe, un cappello di paglia per ripararsi dal sole. Aveva i capelli color argento… lisci, la pelle liscia, quasi senza una ruga nonostante l’età, un sorriso disteso (nonostante il traffico delle imbarcazioni), forse il sorriso di chi ogni giorno si guarda intorno e non capisce perché tanta gente sia lì in quel mercato. E’ il sorriso di chi fosse non si capacita perché la gente faccia così tante foto ad un “semplice” mercato, un luogo che in fondo rappresenta la quotidianità. E’ il sorriso di chi forse non capisce perché così tanta gente faccia così tante foto proprio a lei. Forse si domanderà se le persone “dell’Ovest” la ritengano buffa o forse si chiederà se in “quell’Ovest”, probabilmente a lei sconosciuto, non ci sia così tanta abbondanza di frutta. Forse l’abbondanza c’è… ma sicuramente non con lo stesso sapore.
Railway Market – Maeklong
Un’altra escursione turistica, un altro luogo che attira sempre più e più turisti perché ha veramente dell’incredibile.
Si visita un mercato, uno dei tanti che si vedono in Thailandia, un mercato fatto in una strada stretta stretta, con le tende dei commercianti che fanno ombra a quasi tutta la strada, con quei banchetti tutti in fila, con quelle cassette di merce varia appoggiata per terra. Si cammina dovendo stare attenti perché il passaggio è stretto, ma soprattutto la strada è costituita in realtà da una rotaia. Si cammina in questa piccola via stando attenti a non inciampare sui binari del treno. Un mercato nato su una vecchia ferrovia si potrebbe pensare. Ed invece la ferrovia, sì magari è vecchia, ma è perfettamente funzionante. Mentre cammini per queste rotaie vedi le tende che ad un certo punto si ritirano facendo filtrare la luce del sole, vedi alcuni banchetti che vengono spostati, altre cassette molto basse vengono lasciate per terra. Vedi la gente che si sposta, che si “schiacccia” ai lati dei binari e vedi un treno che passa lentamente e man mano che passa le tende si riaprono, i banchetti tornano al loro posto e la vita del mercato riprende regolarmente.
Questo giorno dopo giorno.
E’ uno dei tanti mercati che si possono vedere in Thailandia, forse nemmeno uno dei più caratteristici per la merce venduta, ma questo rituale è assolutamente unico nel suo genere: la vita di una comunità ed un treno che ne scandisce i ritmi e la danza.
E ti chiedi il perché… Ti chiedi perché il mercato non si sposti di un paio di vie. Sei lì ad ammirare il treno che passa e nel frattempo ti fai un sacco di domande. Forse non c’è nessun perché: è semplicemente così, è semplicemente un rito che si ripete ogni giorno, più volte al giorno, senza il quale quella cittadina non sarebbe più la stessa, senza il quale quelle persone non sarebbero più le stesse, senza il loro riferimento, senza un loro punto fermo della giornata, senza quel treno che fa parte delle loro esistenze.