Hydra

07.19.2018

Primo incontro con Hydra

Sono appena sbarcata su questa isola Greca. Il tassista che mi ha accompagnato al Pireo mi ha parlato di un isola “tradizionale”. In realtà mi ha anche detto che è come se sia rimasta ferma nel passato.

Credo che il tutto sia dovuto al fatto che non possano girare macchine su quest’isola, ma la prima impressione è tutt’altra.

La nave che arriva dal Pireo ti lascia proprio sul piccolo porto dove si affacciano taverne e negozietti.

Come detto non direi che sia un’isola ferma nel passato, ma la definizione migliore credo sia “fuori dal tempo e dalla realtà”.

Di sera al tramonto si viene catapultati in una realtà che non è quella quotidiana di frenesia: il sole sta calando, le barche sono oramai ancorate e rientrate nella baia, le persone chiacchierano serene nei vari locali, anche gli asinelli sono tutti l’uno accanto all’altro dopo una giornata di duro lavoro.

Ecco gli unici che non vivono questa atmosfera di relax sono i gatti, i famosi gatti della Grecia. Alcuni sonnecchiano sulla pietra ancora calda, altri non vogliono essere proprio avvicinati dai turisti e sembrano più tigri che deliziosi gattini.

Per il resto l’isola mi dà l’idea di “chiccosa” con i negozietti che vendono abiti e infradito che mi sembrano esistano solo in località di mare (se non fosse che ho solo il bagaglio a mano li avrei completamente svaligiati), con i negozi di gioielli artigianali, tanti di pietre azzurre e smeraldo a richiamare i colori dell’isola, con quei vicoli ornati dai fiori rosa, con quelle gallerie di artisti che non mancherò di visitare durante il mio soggiorno su quest’isola.