Un’esperienza da vera giapponese
Golden Week: siamo ad inizio maggio ed il clima è molto piacevole. E’ proprio il clima ideale per l’Hamamatsu Kite Festival.
Arrivo ad Hamamatsu sapendo che dovrebbero esserci alcuni pullman dall’altro lato della stazione che vanno direttamente a questo festival sulle dune di Nakatajima.
E come scendo dal treno è impossibile sbagliarsi.
L’organizzazione è proprio alla giapponese maniera: tutto ben indicato, cartelli chiari, magari non per la lingua.. ma la capacità di rappresentazione grafica è sempre eccezionale!
Non ci sono “alcuni pullman”, ma c’è una fila infinita di pullman. Da lì si capisce che questo festival è una cosa seria 🙂
Salgo e noto che molte persone sono vestite con delle divise, ognuna con un simbolo diverso che rappresenta il nome della propria città. Gli aquiloni di questo festival vengono appunto chiamati Machijirushi che significa “simbolo della città”.
Appena scendo dal pullman mi trovo subito immersa in una grande festa.
Mi fermo ad assaggiare qualche prelibatezza tipica dello street food locale ovvero i Takoyaki, polpette a base di polpo fatte con una pastella di farina di grano a cui poi vengono aggiunti zenzero e cipolla.
Cammino per le bancarelle di cibo per curiosare un po’, mentre in sottofondo ascolto la musica dei vari spettacoli che si stanno svolgendo in quest’area. Mi fermo a guardare qualche danza e poi mi incammino verso le dune.
Lo spettacolo che ti accoglie non appena ti avvicini è incredibile: centinaia di aquiloni colorati volano in cielo.
Migliaia di persone di tutte le età fanno il tifo, cantano, suonano le trombe e battono il tempo con il tamburo per incitare la propria squadra.
Quei suoni ti accompagneranno per tutta la giornata ed continueranno a rimbombarti nella testa anche una volta lasciata la distesa.
Gli aquiloni sono enormi e pilotare quella battaglia in cielo sembra tutt’altro che un gioco da ragazzi…
Le squadre sono composte da varie persone che si alternano nel corso della giornata. Il lungo filo a cui è attaccato l’aquilone è in genere avvolto intorno ad un carrettino di legno che consente di srotolare e arrotolare il cavo.
In cielo la battaglia: non si tratta solamente di far volare il proprio aquilone, ma di atterrare quello delle altre città!
Il festival risale all’era di Eiroku che ebbe inizio nel 1558: un grande aquilone fu fatto volare per la nascita del primogenito.
Da allora ad Hamamatsu la nascita di un figlio si celebra con il volo di un aquilone.
E nella festa dei bambini durante la Golden Week non possono che volare centinaia di aquiloni