Circolo d’oro e Silfra

10.02.2019

Un tour classico con una chicca

Eh sì, il circolo d’oro è proprio un classico d’Islanda: i tour operators propongono questo percorso in tutte le salse e di conseguenza non potevo mancarlo nell’ultima giornata intera che avevo a mia disposizione.

Ho però deciso di fare un tour combinato: forse mi sono persa qualche scorcio del  classico circolo d’oro, ma visitare i vari paesi significa anche vivere esperienze e l’esperienza vissuta nel Silfra durante l’inverno islandese è stata magica.

Cavalli Islandesi

Ed iniziamo il tour alla scoperta di simpatici animali. Ok, i cavalli islandesi non sono specifici del circolo d’oro, ma è solo oggi che ci siamo fermati a conoscerli più da vicino. Si trovano liberi, in giro per il territorio islandese. Piccoli e con una lunga criniera spettinata dal freddo vento dell’isola: è forse questo aspetto che fa tenerezza e che fa nascere subito un feeling speciale con questi animali.

La leggenda della nascita dei cavalli islandesi

All’apparenza sono un po’ tarchiatelli, ma in realtà la loro configurazione fisica li rende possenti. E questo lo si doveva capire anche dalla leggenda che li caratterizza. Si dice infatti che una giumenta “imprigionata” su una nave dei vichinghi vide da lontano il paesaggio islandese e se ne innamorò. Si liberò e si gettò a mare con tutta la forza che aveva per raggiungere quell’isola meravigliosa e da qui nacque la stirpe dei cavalli islandesi.

Landsmót, The National Icelandic Horse Competition

Questi animali sono amatissimi dagli islandesi che hanno cercato di far rimanere la razza il più pura possibile impedendo l’importazione di altre specie.  Per rendere onore a questi cavalli, ogni due anni in estate si svolge una competizione che ebbe inizio nel 1950: Landsmót, The National Icelandic Horse Competition. La più grande festa all’aperto islandese. Una settimana in cui una location selvaggia diventa un grande villaggio dove incontrarsi, festeggiare, gozzovigliare ed ovviamente ammirare i cavalli più belli o più buffi! E visto che l’estate offre tutti altri paesaggi e colori, credo proprio che in futuro dovremo fare una nuova tappa su quest’isola, e perché no, proprio durante questo spettacolare festival.

Gullfoss waterfall

E continuiamo o meglio iniziamo il tour del circolo d’oro con una delle cascate più conosciute d’Islanda, quelle con il bacino più grande, quella con un doppio salto, quelle con quella voragine vista dall’alto. Pare sia la Regina delle cascate islandesi. 

Il freddo e la forza della natura

La mia gita a Gullfoss è stata caratterizzata da una delle giornate più fredde del mio soggiorno in Islanda e questo ha reso forse più affascinante la visita a questo luogo. Può sembrare strano il fatto che condizioni avverse rendano tutto più spettacolare, ma non quando si parla di natura. La salita alla cima della cascata, il forte vento che ti spingeva o ti rallentava, gli spruzzi d’acqua fredda, i rumori così forti dell’acqua e del vento. In una fredda giornata ventosa, tutto questo è accentuato e la cascata ti appare ancora più imponente, ancora più forte.

Nessuna opera umana deve deturpare questo paesaggio

E l’amore degli Islandesi per la loro terra si è combattuta anche in questo luogo, con una lunga battaglia per preservare questo posto, per evitare la costruzione di una diga sul fiume. Una battaglia in realtà persa in tribunale, ma alla fine vinta nel risultato: nessun intervento umano è poi stato fatto. Che gli investitori siano rimasti talmente affascinati  dalla cascata da rinunciare al loro progetto?

Geyser Islanda

E per me il circolo d’oro si mostra in tutto il suo fascino in questo luogo: i Geyser. L’Islanda è terra di ghiacci, ed in inverno si avverte tutto il suo gelo. Ma negli inferi la terra bolle fino ad esplodere ed è proprio qui che ci si accorge dell’impotenza degli uomini e di come la natura sia in grado di regalarci fenomeni straordinari, tanto quanto spaventosi. Con la precisione di un orologio svizzero un getto incandescente esce dalla terra, proprio lì in mezzo ai ghiacci, a ricordarci la potenza della natura, a ricordarci che sotto quel terreno pianeggiante scorre una camera magmatica, a ricordarci che non lontano da quel luogo magico sorge un vulcano, che un giorno potrebbe raccogliere tutta la sua forza ed esplodere con una forte eruzione e non con un singolo getto di vapore.

Parco nazionale Þingvellir: Silfra

E un’altra tappa del Tour del Circolo d’oro è il Parco nazionale Þingvellir. Come vi dicevo  ho deciso di visitare questo parco in modo anomalo, ovvero non con una bella camminata nella natura, su quel terreno che ospitò uno dei primi parlamenti al mondo (e solo per questo si è già in un posto storicamente incredibile), ma a pelo d’acqua, con lo sguardo fisso in basso.


TRA DUE CONTINENTI


Uno snorkeling “diverso”

Questo luogo è uno dei sogni dei sub, con le sue acque trasparenti, con quella caratteristica geologica che fa toccare due continenti Mi sono state fatte tante domande su questo luogo e tanti erano perplessi. Effettivamente è uno snorkeling diverso da quanto siamo abituati. Non c’è una colorata barriera corallina e non ci sono colorate flotte di pesci, non ci sono tante cose che caratterizzano la classica escursione con pinne, boccaglio ed occhiali, ma c’è molto di più. C’è il silenzio del parco naturale, c’è l’acqua più pura della terra, c’è quel colore azzurro impossibile da vedere in qualunque altro canyon e ci sono quei due continenti che si sfiorano: l’Europa in cui vivo, e l’America, il mio sogno continuo. Una vera chicca per concludere una giornata trascorsa in luoghi unici.

Un consiglio? Tuffatevi nel pomeriggio

Questa “nuotata” doveva essere fatta al mattino, ma a causa delle fredde temperature è stata posticipata al pomeriggio quando le acque si sono “scaldate” di qualche grado. E l’imprevisto ha portato alla scelta perfetta, quando ti sei già goduto tutte le altre bellezze del paese perfettamente “asciutto” (e visto la giornata gelida questo è importantissimo), quando concludi l’esperienza con qualcosa che non avevi mai immaginato, quando ti puoi permettere di uscire con i capelli bagnati (no, non ci sono asciugacapelli in zona…) e rannicchiarti sul pullman che ti porta a casa avvolta in caldi abiti di lana mentre sorseggi una calda cioccolata. 

NOTA:

La foto del Silfra è stata scattata dalla guida del tour operator con cui ho fatto questa escursione: Troll Expeditions