BIT Mondo e BIT Italia: una sola Terra di Emozioni
Ed anche quest’anno non può mancare un giro alla BIT.
Anzi due: ho partecipato nella giornata di Domenica aperta al pubblico e in quella di Martedì con i soli operatori presenti.
Le giornate sono state molto differenti: una mi ha fatto riflettere su alcune dinamiche dei giorni nostri e sulla fiducia che i viaggiatori devono avere per vivere in pieno ogni “cammino”, l’altra mi ha fatto pensare, nuovamente, alle infinite risorse che ha l’Italia e al concetto di lusso di un paese che ama la bellezza e che ha “gusto” in ogni cosa che fa.
BIT mondo: la Fiducia del viaggiatore
La domenica mi sono dedicata principalmente all’aerea mondo dove erano presenti Asia, Sud America, Spagna e Grecia e dove c’erano anche alcune grandi assenti, proprio come nelle ultime edizioni.
Quest’area è abbastanza piccola rispetto a tutta l’esibizione. Si trova al piano superiore della fiera e condivide gli spazi con la zona MICE e quella degli incontri one to one. Nonostante questo, mi ha comunque riservato nuove scoperte che mi hanno fatto riflettere su tecnologia, social, comunicazione, realtà ed apparenza e soprattutto fiducia.
Che dire la bellezza di una fiera del turismo è scoprire non solo nuove destinazioni (attratti dalle foto stampate su cartelloni giganti degli stand) ma anche i tour operator meno conosciuti.
Nell’area BIT mondo sono presenti enti del turismo e tour operators che hanno base operativa non in Italia, ma nei paesi che sono la destinazione del viaggio.
Passo tantissimo tempo a sfogliare cataloghi, cercare nuovi siti internet, leggere blog e riviste di settore, tutte dedicate ai viaggi e nonostante questo c’è sempre qualcosa che mi sfugge…. anche se è proprio a due passi….
Ed è così che l’anno scorso ho incontrato una bellissima realtà di Pavia che mi ha fatto scoprire un po’ di più la mia città.
Ed è così che quest’anno ho preso idee per il Sud America e l’Oriente, con quelle informazioni di chi in quei paesi vi è nato o ci passa la maggior parte della sua vita, non come turista, ma come viaggiatore, di chi li conosce bene, in ogni suo angolo, in ogni sua sfumatura.
Piccole realtà che possono realizzare grandi sogni: quelli di costruirti un percorso cucito su di te, quelli che ti chiedono a cosa sei interessato, cosa preferisci vedere, che deviazioni vorresti fare, che sentieri vorresti prendere.
I paesi sono “raccontati” da chi in quei luoghi ci è stato veramente, una, dieci, cento volte.
Quei paesi sono stati vissuti dal primo all’ultimo secondo: su quel suolo si sono vissute storie, vivono conoscenti, amici, compagni di classe.
E sono proprio quelle storie e quelle amicizie che creano il modo migliore per entrare in contatto con la realtà del luogo. E quelle persone sono pronte ad aprirti le porte del loro mondo.
Fiducia: è questa la parola che mi è venuta in mente incontrando queste realtà.
La fiducia che nasce in una fiera, in quel discorso di 5 minuti che però lascia il segno: quegli occhi che brillano nel raccontare la propria terra non possono mentire.
A volte su Web non si dà fiducia a queste realtà: i loro siti non sono “3.0” come ci si aspetta ai nostri giorni o le recensioni sono poche o nulle. Ci si fa condizionare da questi fattori, quando a volte le “fregature” derivano proprio dagli specchietti per le allodole.
Devo ammettere che io amo i siti web ben fatti, quelli ordinati, quelli aggiornati (ecco su questo ho una personale battaglia con le agenzie viaggi a cui vorrei aggiornare tutti i siti) e se non conosco le persone che stanno dietro a tutto questo, evito di prenotare su siti vecchi, non aggiornati, “scarni”, principalmente che non conosco.
A volte non do fiducia a chi non conosco, anche se nel mondo virtuale. Mi chiedo: perché dovrei affidarmi a lui? Perché dovrei lasciare i miei sogni di viaggio in mano ad un completo sconosciuto?
E poi ti rendi conto che alcuni di questi siti non sono così appariscenti, perché non si ha tempo per creare un effetto speciale, si ha solo tempo per creare un effetto “reale”: quello del viaggio.
Quando sento i racconti dei viaggiatori sento spesso parlare di fiducia, di una visione del mondo che è molto differente da quella “spaventosa” dei tg.
Sento parlare della fiducia di affidarsi a completi sconosciuti che sono pronti a tenderti una mano nel tuo percorso.
Ed è proprio per questo che questi “gentili sconosciuti” andrebbero fatti conoscere. Il web permette anche questo. Si crea network, si può far in modo che piccole realtà vengano conosciute dai viaggiatori. Si fa comunicazione al posto loro, lasciando loro tutto il tempo per realizzare i nostri sogni.
E se avrò modo di viaggiare con alcune delle realtà conosciute in fiera, farò sicuramente una recensione, un articolo, con la voglia di testimoniare che la mia “fiducia” è stata ripagata.
BIT Italia: il viaggiatore sogna
Ed il martedì mi sono dedicata alla Bella Italia, con calma, tranquillità. Sì perché la giornata è riservata ai soli operatori per cui meno affollata rispetto a domenica, ma anche perché è la giornata finale, per cui già appena dopo pranzo la situazione diventa estremamente tranquilla (tranne in qualche stand…. Ma questo lo lasciamo alla fine).
Che dire, in questo caso, per sognare un po’, mi sono goduta tutte le meraviglie “ultra stellate” d’Italia, o meglio quelle realtà che sembrano così lussuose e che poi, in alcuni casi, scopri che il “lusso” deriva dal gusto italiano, dall’incondizionato amore che questo paese ha verso la bellezza e la raffinatezza, negli occhi e nel palato.
Sono passata dal mare della Sardegna con quel ristorante direttamente sulla spiaggia della Maddalena alle vigne della Toscana, il tutto con un volo in elicottero; sono poi salita in barca per ammirare il tramonto davanti a un calice (o forse più…) di vino; ho fatto lunghe escursioni in bicicletta e a cavallo; ho guidato auto d’epoca e i bolidi della formula 1; ho dormito in ville storiche tra arazzi e pareti affrescate; ho sentito il profumo dell’olio appena spremuto e delle arance appena colte; ho lavorato le forme di grana; ho assaporato lo stesso formaggio con qualche goccia di aceto balsamico; ho sentito il calore dei vulcani e la brezza del vento di montagna.
Ho scoperto che alcuni sogni rimarranno forse tali, altri forse no.
L’Italia mi ha insegnato che viviamo in un paese indescrivibile.
Alla BIT c’erano strutture i cui proprietari si operano per fare vivere esperienze, per coccolare i propri ospiti con ogni minimo dettaglio, con la cura di chi sa cos’è la bellezza e il gusto, nelle presentazioni, negli arredi, nei sapori…
E se alcune realtà sembrano essere irraggiungibili, ecco che alcune regioni ci hanno aperto la porta con la loro raffinatezza, con la loro eleganza, con il loro “lusso popolare”. Eh sì, perché in alcune cittadine italiane si possono proprio vivere esperienze uniche e lussuose al prezzo di un ostello in altre grandi città.
BIT Mondo: La festa
Eh sì la tranquillità del martedì pomeriggio è stata interrotta da musica festosa.
E mentre l’esibizione volgeva al termine, le sedie si svuotavano, gli stand man mano diventavano sempre più spogli, ecco che nell’area mondo si respirava tutt’altra atmosfera.
Brasile e Paraguay stavano intrattenendo gli ultimi “viaggiatori” a suon di cocktail, uno più buono dell’altro… Anche questo è viaggiare, è fare amicizia, è conoscere il mondo!
Che la festa continui! E noi ci vediamo in BIT nel 2021!