La MotoGP nell’estate andalusa
Weekend bollente quello che si prospetta a Jerez.
Non solo perché tutti hanno voglia di darsi battaglia dopo un lunghissimo stop, ma perché il termometro sfiorerà i 40 gradi, incendiando l’asfalto.
Questa è l’estate andalusa.
Questa è Jerez de La Frontera.
Questa è la primissima tappa del calendario MotoGP.
E se il calendario iniziale prevedeva una lotta spalla a spalla sotto un caldo sole primaverile, ora si prevedono scintille tra le carene sotto un rovente sole d’estate.
Non una, ma ben due tappe della MotoGP si terranno nell’incanto di Jerez.
Una attesa lunghissima passata tra gare virtuali, decisioni di mercato e chiacchiere su tabloid.
Ora è il momento di scendere in pista. A noi tifosi non interessa altro che vedere gare incandescenti.
E se il debutto della MotoGP quest’anno sarà a porte chiuse (anche se con queste temperature forse non rimpiangeremo di vedere la gara comodamente al fresco con tanto di granita o Rebujito tra le mani), devo ammettere che un po’ invidio chi è proprio là, potendosi godere la bellezza, quest’anno più tranquilla, di questa perla dell’Andalusia.
JEREZ: L’ESPRESSIONE DEL TALENTO
Ma a noi piace molto di più il caos: i rombi dei motori, i suoni, i canti e le risate di una città in festa.
Per cui, per chi si perderà in futuro nei meandri di questa località, ricordiamo alcune delle feste più importanti di Jerez!
E partiamo proprio dal Rebujito per entrare subito nel clima gioioso che contraddistingue la città!!!
Eh sì questa bevanda è proprio il Re delle Feste andaluse!
Cos’è? Vino fino o manzanilla, sprite e ghiaccio. Ok, una panachè fatta col vino 🙂
No, dai! Si fa per scherzare! E’ un freschissimo vino bianco che, servito nelle classiche jarras (caraffe), rinfresca dalla calura estiva o dall’arsura quando ci si scatena in appassionati balli di flamenco.
Il Rebujito si serve in tante “ferie”, probabilmente proprio in tutte le feste di Jerez!
Vediamone alcune tra le più conosciute.
Feria de Jerez o Feria del Caballo
Ed in una città dove sorge la Real Escuela Andaluza del Arte Ecuestre non può non esserci la fiera del cavallo.
Cosa caratterizza questa “Feria”?
Caballos (Cavalli) y Enganches (Carrozze): i cavalli sono ovviamente i protagonisti indiscussi di questo evento. Il ritmo dei loro zoccoli vi rapirà, così come il tintinnio dei loro campanelli. Ma il momento più atteso di queste giornate sembra essere la lunga sfilata di carrozze. Non vi resta che aspettare lo scalpitio degli zoccoli ed il rumore delle ruote in lontananza. Si potrà salire a bordo?
Guitarra flamenca (Chitarra): Non c’è festa andalusa senza il suono della chitarra. Che siano musiche dolci, struggenti o impetuose, non importa: tutte diventeranno la colonna sonora della vostra feria.
Traje de flamenco (Abito da flamenco): E come ogni volta che si va ad una festa ci si prepara. In Andalusia vi è un vero e proprio rituale: la scelta degli abiti lunghi tipici delle ballerine di flamenco, la scelta degli accessori, di quei fiori che adorneranno le acconciature raccolte, di quei grandi orecchini pendenti. E per gli uomini abiti da torero e cappelli. Colore, eleganza e raffinatezza passeggeranno per le vie della città.
Vino tinto y vino blanco (Vini): Sedetevi e degustate. Nada mas!
E se Jerez non vi basta, l’Andalusia è ricca di altre ferie allestite con casetas colorate in cui ballare, degustare tapas e sorseggiare vino.
Quella di Siviglia è stata veramente una bella esperienza.
Festival del Flamenco
Non si può andare in Andalusia senza vedere almeno uno spettacolo di flamenco.
E se non avete la fortuna di incontrare ballerini per strada o essere attratti dalla musica che proviene da qualche cortile o qualche finestra, non vi resta che gustarvi lo spettacolo in una delle tante taverne presenti in città.
Per turisti? Sì, forse. Ma non per questo la serata sarà meno intensa o meno affascinante. Se non vi ho convinto, potete sempre provare a bussare a qualche porta 🙂
Il festival di Jerez rappresenta l’apoteosi del flamenco: due settimane fitte di eventi che si svolgono in tutti i teatri e le bodegas della città.
Purtroppo non ho mai partecipato a questo evento, ma solo chiudendo gli occhi posso immaginare il suono delle chitarre e l’incessante battito delle “zapatos de flamenco” provenire dalla “calle”.
I più temerari potranno poi non solo essere spettatori, ma diventare protagonisti prendendo lezione dai migliori maestri di flamenco mondiali.
Fiestas de la vendimia
Siamo partiti proprio dal Rebujito e non potevamo non citare la festa della vendemmia a Jerez.
Si parte con la pigiatura dell’uva che dà il via alla nuova stagione, per poi passare a visite guidate tra vigne e bodegas.
In questo caso spegnete i motori e godetevi le degustazioni!
E se non capitate a Jerez nel periodo di vendemmia, potete comunque organizzare delle visite in tutto il resto dell’anno.
Jerez è la casa dello Sherry, un vino fortificato che ha bisogno di un terreno a base di gesso per acquisire tutte le note che lo hanno reso così particolare.
Si presenta in varie forme in base alla produzione. Per fare il rebujito abbiamo parlato di vino fino o manzanilla. Il vino fino è uno sherry leggero ed elegante: in fase di produzione le botti vengono lasciate in parte vuote per dare più spazio alla flor, la muffa che lo preserva dall’ossidazione. La manzanilla prende tutte le note del mare: a Salúcar de Barrameda il vento porta la salsedine sulle vigne donando agli acini un carattere pungente.
Esistono poi altri tipi di Sherry, che prendono un carattere sempre più corposo e una colorazione sempre più scura. I vini vengono lasciati ossidare, diventando sempre più complessi e sprigionando note di noci, nocciole e frutta secca. E per un crescendo di sinfonia cercate quindi l’Amontillado, il Pablo Cortado, l’Oloroso, il Cream e il Pedro Ximénez.
Mancano altri eventi?
Ebbene sì, perché ogni festività viene vissuta in modo unico e particolare nella cittadina andalusa. Andate durante l’arrivo dei Re Magi o durante le follie del Carnevale, nella Semana Santa o nel periodo Natalizio: scoprirete usi, costumi e tradizioni di una piccola città che mi ha rapito il cuore.