Aurora Boreale

03.17.2019

Fenomeno naturale o magia?

Durante un viaggio nell’inverno Islandese non si può non partecipare ad uno dei tanti “Northern Lights” Tour che organizzano. Le opzioni sono sicuramente centinaia: io ho scelto di fare questa esperienza con un piccolo gruppo  “Happyworld Iceland” .

Devo ammettere che la scelta è stata causale non conoscendo i vari tour operator locali, ad eccezione dei grandi “nomi”: mi piaceva l’idea di essere in piccoli gruppi, di poter andare a caccia dell’aurora boreale in fuori strada ed avere l’opzione di poter ammirare le stelle con il telescopio, sorseggiando cioccolata calda.

Questo è quello che offriva su carta questo tour.

E quanto era su carta è stato tutto mantenuto, anzi la realtà è stata anche migliore.

Aurora Boreale: che cos’è?

L’Aurora Boreale è l’interazione di protoni ed elettroni derivanti dal sole con la ionosfera terrestre. Questa interazione porta alla generazione di fotoni, luce di varie lunghezze d’onda. Tutto questo avviene vicino ai poli magnetici della terra.

L’Aurora Boreale è quanto si genera al Nord.

Lo stesso fenomeno con il nome di Aurora Australe si genera vicino al Polo Sud terrestre.

E’ un fenomeno in realtà sempre presente, ma visibile all’uomo solo sotto certe condizioni: in particolare il cielo deve essere buio, limpido, senza nuvole, soprattutto quelle basse.

Tutto questo non basta… La natura proprio non si comanda…

A caccia di Aurora

E siamo partiti proprio a caccia dell’Aurora Boreale, in piccoli gruppi su grandi fuoristrada. Abbiamo viaggiato in una “carovana” di 2 auto che ci hanno portato verso le strade meno battute dell’Islanda, quelle dove i grandi pullman non possono arrivare. E già dalla partenza è stata subito un’esperienza. Le guide ti spiegano cos’è l’aurora boreale, come si manifesta, quali sono le condizioni. Guardano siti internet dedicati a questo fenomeno per trovare il punto più adatto dove vederla, quella dove il cielo è limpido. E non c’è solo la tecnologia: si scruta il cielo, si guardano le stelle per trovare il nord, si seguono le nuvole per capire i venti. E poi si percorrono piccole strade per trovare “il” luogo. Ed a quel punto si scende dalle macchine, si preparano le macchine fotografiche, si guarda l’orizzonte e si aspetta “lei”.

La magia

La magia della ricerca dell’aurora boreale sta proprio nell’attesa, sta in quei chilometri percorsi in macchina su piccole strade buie, a volte sbagliando strada o a volte cambiando direzione per allontanarsi dalle nubi che cambiano posizione velocemente. La magia sta nelle chiacchiere, nella musica che si ascolta percorrendo la strada. La magia sta quando si scende dall’auto e nonostante si è in gruppo cala il silenzio. Cala il silenzio mentre si guarda il cielo, mentre si guardano la luna, le costellazioni, i satelliti, mentre si guarda l’infinito. Cala il silenzio quando in una vita frenetica ti ritrovi nella natura, quando sei lontano dalle luci della città, quando ti guardi intorno capendo di quanto sei piccolo nei confronti dell’universo. Cala il silenzio per vivere la magia del silenzio, o meglio per ascoltare il rumore della natura, quello del vento o quello delle onde dell’oceano.

Alla fine arriva Lei o forse no…

Ore a guardare il cielo, ore ad attendere qualcosa che “scientificamente” ha un significato, ma che in realtà dai tempi che furono è considerata magia, quella della natura.

E la natura ha volte fa anche degli scherzi: in questo caso è semplicemente quello di nascondersi, per cui ci sono sere, anche limpide, in cui si va a casa dopo aver ammirato “solamente” la luna e le stelle.

A volte la natura decide di mostrarsi a noi umani, per cui senti la guida urlare “guardate, guardate”.

E ci potrebbe essere un attimo di disappunto nella tua mente, visto che quello che vedi non è quanto hai visto sui social, non sono quei colori brillanti che hai visto in fotografia.

Ma poi scatti una foto che magicamente appare colorata.

Ed allora riguardi il cielo e rimani lì, a bocca aperta, ammirando quelle sfumature e, se sei ancora più fortunato, la danza di quel cielo. E non importa se l’occhio umano percepisca solo parte di questo fenomeno. Alla fine vedi il potere della natura, alla fine sai che hai assistito ad un fenomeno che solo in una piccola parte della Terra si può vedere, alla fine sai che quella piccola parte della Terra è ancora più piccola rispetto a tutto quanto ti circonda.