Un sabato di Maggio a Brighton
Brighton è riconosciuta come una delle città balneari per eccellenza in UK.
Per ora non ne ho visitate molte altre, ma devo dire che in una splendida giornata di sole è stata veramente una bella sorpresa.
In treno da Clapham Junction dista circa 50 minuti. Ecco il viaggio non è stato dei migliori in quanto molto ma molto sovraffollato: d’altronde chi rinuncia ad una gita al mare in un caldo weekend di maggio con tanto di Brighton festival all’arrivo? Nessuno… e nemmeno io. Per cui compressa come una sardina sono finalmente arrivata al tanto sognato mare.
Dalla stazione ho seguito la fiumana di gente nella via che scende verso il mare e poi ho continuato a passeggiare lungo la spiaggia.
Ero in cerca di un posto dove mangiare in fronte al mare per cui ho camminato avanti e indietro per cercare ispirazione e diciamo che la scelta proprio non manca, soprattutto di quei localini “easy” che tanto amo.
West Brighton
Nel lato “west” sono arrivata fino al British Airways i360: si nota subito per la grande terrazza del bar che dà sulla spiaggia (un po’ troppo fighetto per i miei gusti di bar sulla spiaggia). L’attrazione principale in questo luogo è la salita su una torre modernissima (ecco forse dovevo prima notare l’altissima torre che non la terrazza sul mare 😉 ) dove si può ammirare la città dall’alto con una panoramica a 360 gradi. Come ho detto in qualche altro post le città viste dall’alto mi hanno spesso lasciato perplessa e lo skyline di Brighton non mi attirava, per cui niente “experience” per me.
Sono rimasta affascinata invece da quanto rimane del West Pier.
Da un lato sembra un po’ un “eco-mostro” e ti chiedi perché non venga distrutto completamente, dall’altro capisci che se quelle rovine sono ancora lì in mezzo al mare, vuol dire che quel molo fa parte della storia di Brighton.
Fu costruito nel 1866 dall’architetto Eugenius Birch, architetto specializzato nella costruzione dei moli, ovvero quei luoghi simbolo di località balneari, divenuti famosi in particolare in epoca vittoriana. Il molo era un luogo dove poter fare vita sociale ed il molo di Brighton era particolarmente imponente, ricco di negozi, alberghi ed una sala da concerto.
Sopravvissuto ad un secolo di storia, a due guerre mondiali è stato un luogo di incontro, che si è trasformato nel tempo, ma non ha retto alla crisi degli anni 60. Il suo splendore si è spento nel 1975 data in cui è stato chiuso definitivamente.
Da allora il molo è stato lasciato all’abbandono: le varie mareggiate ed un imponente incendio lo hanno distrutto completamente lasciando solamente lo scheletro in mezzo al mare.
Lascio in questo post una immagine di questa zona di Brighton: ho letto articoli in cui si dice che si era indecisi su cosa investire ed alla fine si è scelto di costruire la torre panoramica. Non ho una idea dei costi dell’una o dell’altra opera. So che in una località di questo tipo personalmente avrei apprezzato molto di più passeggiare lungo il molo con intorno il mare piuttosto che vedere una imponente torre che poco si integra con il panorama della città.
Tra i due Piers
Continuando la mia passeggiata vengo attirata dal Lucky Beach Bar, dalla sua bruschetta crab & avocado, dalla sua birra artigianale, dalle sue piccole cisterne d’acqua dove puoi dissetarti ogni volta che vuoi. Quando sono tornata a casa ho visitato il sito di questo locale ed mi è piaciuto come inizia la sua storia: “Abbiamo aperto nell’aprile 2013. Nevicava e nessuno venne.” Impressionante visto che io mi sono dovuta fare una bella coda per potermi sedere!
Di fianco a questo locale ci sono alcuni negozietti che vendono oggetti tipici per le case al mare, fatti in legno o di conchiglie.
Tanti oggetti color pastello, tante scritte che invitano a sognare: “Dance with Fairies, Ride a Unicorn, Swim with Mermaid, Chase Rainbows”. Ed effettivamente io un po’ mi sono sognata un piccolo appartamento ma con una grande terrazza di fronte al mare, arredato tutto in bianco e azzurro, dove poter trascorrere le giornate a scrivere il mio blog al ritorno da meravigliosi viaggi!
East Brighton
La passeggiata è continuata fino al Brighton Palace Pier: questo Pier è sopravvissuto alla storia, alla crisi, agli agenti atmosferici, agli incendi. Continui lavori di ristrutturazione fanno in modo che il Pier continui a vivere ed effettivamente migliaia di persone trascorrono tranquille giornate camminando tra i gabbiani, stuzzicando qua e là, entrando in sale gioco o divertendosi nel luna park.
Brighton Alternativa: le Lanes e la Street Art
Ed il giro a Brighton non può evitare le “Lanes” ovvero viette di casette colorate piene di negozi e locali. Si potrebbe dedicarci giornate intere a queste vie, a curiosare nei piccoli negozi, che non sono quelli delle grande marche, ma quelli di oggetti e vestiti che difficilmente si trovano da altre parti. Ho dedicato troppo poco tempo a questa zona di Brighton per cui ci tornerò per trascorrere una intera giornata alla ricerca di qualcosa di unico e particolare!
E tra una via e l’altra ci si imbatte anche in questa città in angoli dove la street art è meravigliosa. Qui vi lascio solo un’immagine e nel mio prossimo viaggio prometto di dedicare più tempo anche alla caccia di murales!